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Il cosentino del ‘pellet fantasma’ condannato ad oltre sei anni di reclusione

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Il cosentino del ‘pellet fantasma’ condannato ad oltre sei anni di reclusione

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Aveva chiuso l’attività fingendo di essere andato a vivere in Brasile con il denaro delle proprie vittime, ma in realtà gestiva un bar a Mendicino.

 

COSENZA – Fabio Ballerino, ventiquattrenne cosentino, avrebbe truffato oltre ottocento persone tra le province di Torino, Cuneo, Alessandria, Asti, Novara, Verbano – Cusio – Ossola, Biella, Vercelli ed anche nel milanese, in Liguria e Valle D’Aosta. Circa un migliaio di famiglie adescate grazie a un’ottima campagna pubblicitaria (mai pagata), prezzi da discount (500 euro anziché 700 per due bancali da 140 sacchi) e consegne mai effettuate. Ballerino pare che grazie all’azienda Tuttopellet di Torino di cui risultava essere titolare abbia incassato circa seicentomila euro raggirando i propri clienti per poi darsi alla macchia. Per qualche mese sarebbe quindi sparito tentando di depistare gli inquirenti pubblicando su facebook foto dal Brasile. In realtà si trovava a Mendicino dove gestiva un bar ed a Gennaio fu arrestato dai militari a seguito delle numerose denunce delle vittime che avrebbero pagato in anticipo (dai 500 ai 7mila euro) il pellet senza riceverne neanche un sacco. Gli incassi della presunta truffa sarebbero poi stati utilizzati per l’acquisto di un immobile ora posto sotto sequestro insieme ad alcuni conti correnti intestati al ragazzo. Oggi il giovane che gli inquirenti definiscono quale autore della maxi truffa è stato giudicato con rito abbreviato e condannato a sei anni, sette mesi e otto giorni di reclusione. Solo dodici delle 824 vittime accertate si sono costituite parte civile, mentre da quanto emerso nel corso delle indagini pare che le persone raggirate da Ballerino siano in realtà almeno 1.400. Solo nel Comune di Montjovet, in Valle d’Aosta, il ventiquattrenne cosentino sarebbe infatti riuscito a truffare un’intera palazzina, ma solo una delle famiglie coinvolte ha successivamente denunciato l’accaduto. Per ora la cifra racimolata attraverso la vendita del ‘pellet fantasma’ secondo quanto emerso dagli accertamenti effettuati nel corso dei mesi ammonterebbe a circa 550mila euro.

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