Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Il destino degli impiegati nei “Centri per l’Impiego” dalla Provincia alla Regione. Ma questo servizio è davvero utile?

Calabria

Il destino degli impiegati nei “Centri per l’Impiego” dalla Provincia alla Regione. Ma questo servizio è davvero utile?

Pubblicato

il

centro impiego cosenza

Disoccupazione e centri per l’impiego, i titoli di studio e il merito valgano poco, e le Agenzie per l’Impiego ancora meno, però adesso arriva la certificazione dell’Istat.

 

COSENZA – I centri dell’impiego di tutta Italia sono sul piede di guerra perchè i tagli previsti dalla Legge Delrio nelle Province si ripercuoteranno anche su questi uffici. Ma se guardiamo ai dati, forse un pò di spreco si eviterebbe davvero tagliando sui centri per l’impiego che di ‘impiego vero e proprio’ ne producono davvero poco. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica sull’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro infatti, emerge che “poco meno del 5% del totale dei giovani” in Italia trova lavoro grazie all’intermediazione dei Centri per l’impiego e delle Agenzie per il Lavoro. Secondo l’Istat invece, “circa il 55% dei giovani trova la prima occupazione attraverso le segnalazioni di parenti e amici, senza particolari differenze di genere“. Perlomeno è un canale che non fa differenza tra uomini e donne.

 

Tra i due canali, ci sono poi quelli riservati ai giovani con un alto livello di istruzione, e cioè richiesta diretta a un datore di lavoro e ancora le inserzioni sulla stampa e l’utilizzo del web che coinvolgono circa un quarto dei giovani. Se in Europa è del tutto normale rivolgersi ai centri per l’impiego per cercare un lavoro anche perchè gli uffici pubblici funzionano e interagiscono con le imprese del territorio, in Italia il ‘fenomeno’ dei centri per l’Impiego non è mai stato così in ‘voga’. Per non parlare dei precedenti cosiddetti “uffici di collocamento”.

 

In Calabria, ed esattamente in provincia di Cosenza, non si conoscono dati statistici di quanti, nel corso degli anni dall’avvio del centro per l’impiego abbiano trovato lavoro attraverso gli uffici provinciali ma non ha importanza. Ora il vero ‘dramma’ è difendere i lavoratori… anche se il loro lavoro serve a poco. E così il Governo taglia sulle Province, di conseguenza sui centri per l’impiego e i lavoratori manifestano, montano la protesta e attuano sit in di protesta chiedendo certezza per il proprio futuro occupazione.

 

 

Quello che è certo invece, è che lavoratori e sindacati hanno bocciato la proposta della Regione di trasferire i dipendenti all’azienda in house ‘Calabria Lavoro’, passaggio che pregiudicherebbe però, il loro status giuridico di ‘dipendenti di pubblica amministrazione’.  E gli impiegati dei centri per l’impiego hanno invece chiesto: “O transitiamo nei ruoli regionali o restiamo nelle Province fino al loro transito definitivo nell’Anpal, la nuova agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro”.

centri impiego protesta regione

Intanto, dopo le diverse proteste,  è stato scongiurato il passaggio a Calabria Lavoro. A breve infatti, verrà firmata la convenzione per l’utilizzo del personale. Mario Oliverio: “Entro 6 mesi la costituzione dell’Agenzia regionale per il lavoro”. La buona notizia per i dipendenti dei CPI è che non transiteranno per ora nell’Azienda Calabria Lavoro. A breve la Giunta regionale dovrebbe approvare la delibera contenente i termini della convenzione che verrà poi stipulata con il Ministero del Lavoro per l’utilizzo dei dipendenti dei centri per l’impiego, che seppur continuando a prestare la loro attività all’interno degli enti intermedi saranno presi in carico ‘economicamente’ dalla Regione.

 

Insomma, un centro per l’impiego che non funziona per la Provincia, ora… non funzionerà per la Regione. E c’è di più; l’agenzia regionale per il lavoro, la cui costituzione in Calabria, è in forte ritardo sarà invece costituita “entro sei mesi” ed entro giugno del 2016 è attesa la verifica da parte del governo per accertare l’avvenuta istituzione dell’agenzia che costituirà una sede distaccata dell’omologa agenzia nazionale. Ma il presidente Oliverio è deciso a far rispettare le scadenze e con la creazione del nuovo ente si potrà quindi procedere con il trasferimento dei lavoratori dei centri per l’impiego.

 

Quello che sarebbe opportuno capire, è quanti giovani e disoccupati in Calabria hanno trovato lavoro attraverso l’intermediazione dei centri per l’impiego calabresi, dove la disoccupazione ha toccato livelli drammatici? E soprattutto quanti calabresi si recano nei CPI con la consapevolezza di trovare un impiego? Sta di fatto che coloro i quali ci lavorano, al ‘loro’ lavoro, utile o meno, non vogliono proprio rinunciarvi.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA