Area Urbana
La ‘rivolta’ dei giovani del Pd cosentino: “No ai soliti noti, il futuro siamo noi”
I Giovani Democratici del Circolo F. Aldrovandi: “Vogliamo prenderci il partito, ce lo ha detto Renzi”.
COSENZA – I giovani del Pd provano ad alzare la testa. Dopo la batosta elettorale che a Cosenza ha mandato al tappeto il partito di Matteo Renzi, arriva un candido scatto d’orgoglio dalle nuovissime generazioni bruzie, a quanto pare già stanche dei metodi assolutistici e perdenti dei big locali.
“Abbiamo lavorato, ci siamo impegnati e ci siamo soprattutto appassionati – riporta una nota del circolo F. Aldrovandi – a ciò che abbiamo fatto e che continueremo a fare. Lo abbiamo voluto e dovuto fare, proprio perché più degli altri, avevamo non solo la voglia, ma anche il dovere di dimostrare qualcosa a chi, giorno dopo giorno, ci ha seguito, manifestandoci il proprio consenso. Da soli abbiamo deciso di esprimere una candidatura, quella di Luigia Sproviero, una ragazza dallo sguardo sincero e disinteressato, come le nostre intenzioni. Giovanissima avvocatessa, con una fortissima vocazione sociale. Con lei – continua la nota – abbiamo girato le periferie, anche quelle più impenetrabili, siamo entrati in contatto con le minoranze etniche e religiose della città, abbiamo affrontato i temi della disabilità, della senilità e dell’inclusione sociale, abbiamo parlato di ambiente, dei diritti degli animali, di alfabetizzazione digitale e di una nuova regolamentazione civica del terzo settore. Pur portando avanti una campagna elettorale nel merito e non una mera contrapposizione di principio, non siamo riusciti nel nostro compito. Il risultato elettorale di Luigia è straordinario, arrivando ad ottenere 149 voti di preferenza, ma la nostra coalizione ha perso e con lei anche noi”.

“Mille domande – affermano i giovani democratici cosentini – affollano le nostri menti, ma abbiamo una grande certezza: siamo noi il futuro. Abbiamo dimostrato di avere più entusiasmo di tutti, maggiore consenso rispetto a tanti volti noti e una precisa visione politica, quella di portare la fantasia al potere, come nel ’68 si gridava in Piazza. A ‘Classe Democratica’, la scuola di formazione del Pd, Renzi ci ha detto che il Partito non è Roma ma che il Pd siamo noi. Di provare a prendercelo, se vogliamo. Di metterci in gioco. Di trovare dieci persone e insieme a loro studiare, approfondire, giocare a provare a cambiare le cose nei nostri territori. Di circondarci di persone che la pensano come noi, di puntare ad un alto ideale, di essere concreti nel provare a migliorare la situazione. Di partire da dentro il Pd. Non ci hanno detto che è facile ma noi non viviamo nella dimensione e nell’alibi di quelli che dicono ‘eh però non ce lo fanno fare’. Abbiamo tempo, abbiamo la libertà di farlo e, perciò, lo abbiamo fatto. Siamo un gruppo di molto più di dieci ragazze e ragazzi – dicono il giovani del Pd – la pensiamo diversamente ma con gli stessi ideali a guidarci. Abbiamo un obbiettivo e la libertà di provare a farcela con le nostre forze e con la bontà delle nostre idee. Stiamo studiando, stiamo approfondendo e presenteremo i nostri progetti alla città e sarà la città a giudicarli. Per le ragioni sovraesposte – conclude la nota – riteniamo che l’imminente congresso straordinario del Partito Democratico di Cosenza, del quale abbiamo avuto notizia a mezzo stampa, conduca a un radicale rinnovamento che ci dovrà vedere incontrovertibilmente protagonisti.



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