Sindaco calabrese assente dal municipio perché lavora al Nord

Maria Lacaria esercita la professione di medico ed ha nominato suo marito a capo della Polizia Municipale.

CATANZARO – Medico chirurgo cinquantaduenne e primo cittadino di un Comune che conta poco più di mille anime. Su di lei si sono concentrate le attenzioni del Movimento Cinque Stelle che denuncia la sua perenne assenza.  “È gravissimo il fatto che il sindacodi Cerenzia in provincia di Crotone, Maria Lacaria, vicina al centrosinistra, non sia mai presente in Municipio, come ha denunciato il Meet Up locale, in quanto fa stabilmente il medico nel Nord Italia”. Lo affermano, in una dichiarazione, i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela. “La vicenda è emblematica – aggiungono – di un concetto familistico della politica, che domina in largo, fa male a ogni latitudine e in Calabria ha già causato uno spopolamento enorme, di almeno 700 mila residenti fuori sede. I nostri attivisti hanno accertato anche l‘aumento spropositato dell’indennità che lo stesso sindaco ‘fantasma’ si è attribuito dopo l’elezione, tra l’altro nominando il marito coordinatore del corpo di polizia municipale, di cui il beneficiato è l’unico vigile in organico.

Auspichiamo – dicono ancora Nesci e Parentela – che intervengano al più presto la Prefettura di Crotone e la Corte dei Conti. Inoltre, ci auguriamo che lo sdegno dell’opinione pubblica porti questo sindaco a dimissioni immediate e che Cerenzia abbia in tempi brevi un sindaco eletto dal popolo, presente, operativo e in grado di avviare politiche efficaci per l’occupazione, lo sviluppo sostenibile del territorio e il futuro dei giovani”. Ex dirigente dell’Asp di Crotone Lacaria, esperta in medicina fiscale, è stata eletta alla carica di primo cittadino nel maggio 2013 lavora come medico di base in un ambulatorio di Rovereto in provincia di Trento. Il vicesindaco, invece, Francesco Lista il quale avrebbe dovuto per legge assolvere le funzioni di capo della polizia municipale abita a Crotone dove esercita la professione di avvocato. Anche lui, ovviamente, è quasi impossibile rintracciare tra i corridoi del municipio di Cerenzia. Da quanto denunciato dai grillini sembrerebbe inoltre che Maria Lacaria nel corso del suo mandato si sia autoaumentata l’indennità che percepisce ogni fine mese dal Comune di Cerenzia.