Area Urbana
Rende, Ncd fa i conti in tasca a Manna
Legalità, sicurezza, trasparenza ed economia: i gentiliani chiedono una verifica al sindaco. Possibile un rimpasto di giunta?
RENDE (CS) – “Avevamo sottoscritto un accordo col sindaco in vista di un riassetto istituzionale del Comune, ma finora non è stato fatto nulla”. È il succo di una recente nota del gruppo Rende Centrodestra, che poi è la versione “civica” di Ncd. I gentiliani a Rende vivono una situazione particolare: sono, dopo il passaggio di Enrico Monaco nelle loro file (avvenuto nel 2015), il principale gruppo politico della città, perciò per loro è un obbligo tentare la corsa in avanti. Tanto più che il partito di Alfano non è altrettanto presente nel resto della provincia ed è del tutto assente nel capoluogo.

Il Comune di Rende
È chiaro, in quest’ottica che l’espressione “nuovo assetto istituzionale” debba leggersi come “maggiore partecipazione nella stanza dei bottoni”, il che apre un ventaglio di richieste che vanno da posti in più in giunta a maggior peso nella pubblica amministrazione. Senza pestare i piedi a nessuno. O quasi: non a caso, riferisce sempre la nota, nel corso di un recente vertice degli alfaniani si è discusso anche del “rafforzamento dell’alleanza tra Ncd, Laboratorio Civico, Forza Rende e il gruppo misto (costituito dal solo Pierpaolo Iantorno, transfuga del Laboratorio Civico, che è lo “zoccolo duro” di Manna).
Ma non erano già alleati? Rafforzare, in questo contesto, vuol dire rinegoziare. Perciò Ncd getta sul tavolo alcuni argomenti da cui far partire la discussione. Il primo è la questione dell’Inps che, si apprende dalla nota firmata dai sei consiglieri (Mario Rausa, Mario Bartucci, Annarita Pulicani, Serena Russo, Mario Bruno e il già menzionato Enrico Monaco), “deve restare a Rende e può trovare una sede idonea nei locali della biblioteca di piazza Matteotti”.

L’assessore Antonio Crusco
Il secondo punto, sempre per restare in zona, “è la locazione-vendita dei locali a uso commerciale di proprietà del Comune situati a piazza Matteotti: tutte le procedure devono avvenire nella massima trasparenza e arrecare un vero vantaggio alle casse del Comune”. Terzo punto, la sicurezza: “Quel che è capitato in città, prima all’assessore Vittorio Toscano e poi al sindaco Manna è grave: il nostro territorio è attraversato da fenomeni criminali non accettabili e perciò chiederemo un Consiglio Comunale straordinario per discuterne”.

Marcello Manna
Forse non sarà rimpasto. Ma di sicuro è verifica, tanto più che i gentiliani non sembrano aver digerito troppo il fatto che all’assessore Antonio Crusco, titolare della contabilità (e a cui la maggioranza ascrive il merito di aver “salvato” le casse del Comune), sia stata sottratta la delega al patrimonio “senza preavviso”. Che questa nota, a proposito di preavvisi, non serva anche ad annunciare un regolamento di conti nella maggioranza di Manna?



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