Area Urbana
Contro la “Scuola di classe” studenti in piazza a Cosenza il 7 ottobre
Il Fronte della Gioventù Comunista invita gli studenti dell’area di Cosenza a scendere in piazza il 7 ottobre per la mobilitazione nazionale contro le politiche imposte dal Governo Renzi, dall’UE e da Confindustria.
COSENZA – Una manifestazione con tutti gli studenti dà il via ad un nuovo autunno ‘caldo’ della scuola pubblica, frutto di tagli scellerati all’istruzione, condotti in dai governi di centro-destra e centro-sinistra negli ultimi 20 anni a partire dall’autonomia scolastica. Sono stati tagliati oltre 22 miliardi di euro alla scuola pubblica e quest’anno ne saranno tagliati altri 660 milioni, mentre si continuano a finanziare le scuole private, a pagare miliardi di euro di interessi sul debito pubblico e a investire negli armamenti. Il risultato è che sempre per sempre più studenti frequentare la scuola diventa una vera e propria corsa a ostacoli; nel Meridione 3 studenti su 5 non terminano il loro percorso di studi.
Con una nota il Fronte della Gioventù Comunista sottolinea come “la mancanza di fondi, spinga le scuole a imporre alle famiglie (che già pagano la scuola con le tasse…) il contributo “volontario” e a cercare finanziamenti alle imprese, sotto la guida di un “preside-manager”. In questo modo la didattica viene piegata agli interessi immediati delle aziende, che disporranno di manodopera gratuita e senza diritti grazie all’alternanza scuola-lavoro. Quest’alternanza non solo non combatte la disoccupazione (se gli studenti lavorano gratis perché l’impresa dovrebbe assumere altri lavoratori?), ma fornisce competenze settorializzate, incapaci di garantire un futuro stabile ai giovani. Inoltre gli studenti calabresi, e cosentini in particolare, soffrono il problema del trasporto pubblico, in mano da decenni alle stesse imprese private, le quali offrono un servizio scadente ad un costo elevatissimo (fra le tante segnalazioni che ci giungono riportiamo quella di alcuni studenti di Altilia, i quali lamentano pochi autobus, fra l’altro in pessime condizioni, e costi esorbitanti per gli abbonamenti)”.
“La battaglia sul trasporto pubblico nella nostra terra è centrale -riporta ancora la nota – poiché oltre ad ottenere un servizio migliore e una riduzione dei prezzi, potrebbe portare nuovi posti di lavoro in una terra in cui la disoccupazione giovanile stagna da anni intorno al 65%. Un esempio in questo possono essere gli studenti del “Valentini-Majorana” di Castrolibero (CS), che con il nostro aiuto hanno lottato e ottenuto un servizio di trasporto pubblico migliore durante i primi giorni di scuola. Non possiamo sperare che qualcuno cambi il futuro per noi, è arrivato il momento di reagire e lottare uniti contro le politiche che il governo Renzi, l’UE e Confindustria ci impongono e che sono a favore delle imprese e delle banche, non certo di studenti e docenti”. Per questo motivo gli studenti il 7 ottobre si ritroveranno in piazza Loreto alle ore 8.30 per “rivendicare diritti e un futuro migliore, che queste politiche, fatte di disoccupazione e precarietà, non garantiscono”.



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