Calabria
Il grazie del Papa ai sindaci per l’impegno con i rifugiati: la lettera arriva anche a Riace
Una lettera firmata dal Papa Francesco, nella quale ringrazia per l’impegno profuso in favore dell’accoglienza riservata ai migranti, giunta a tutti i sindaci del mondo. Tra questi anche Domenico Lucano
RIACE (RC) – Quello che si è tenuto in Vaticano, lo scorso 9 e 10 dicembre, è stato un confronto sulle buone pratiche messe in atto a favore degli immigrati. Un argomento che sta molto a cuore al Papa Bergoglio.
Al confronto non poteva non partecipare il comune calabrese, simbolo di accoglienza e integrazione: Riace. Con un invito “su desiderio di Papa Francesco”, rivolto a Domenico Lucano, il piccolo centro dell’Alto Jonio reggino, rappresentato appunto dal suo sindaco, ha varcato le Mura Leonine ed è arrivato in Vaticano.
A distanza di qualche giorno da tale iniziativa, arriva al primo cittadino di Riace un’altra bella sorpresa: una lettera firmata dal Papa Francesco, nella quale ringrazia per l’impegno profuso in favore dell’accoglienza riservata ai migranti. Papa Bergoglio ha messo nero su bianco la sua gratitudine, in sole 10 righe ha espresso con spontaneità e semplicità, un grazie per l’attenzione verso l’opera di accoglienza, da lui sempre sostenuta.
La stessa lettera di ringraziamento ed incoraggiamento è stata inviata a tutti i sindaci partecipanti al convegno e ogni lettera è stata firmata personalmente dal Papa.
“Caro fratello sindaco, la ringrazio – scrive il Pontefice – per la sua partecipazione al vertice organizzato nella mia casa Pontificia Accademia delle Scienze, in risposta alla iniziativa da me intrapresa. In entrambe le giornate ho seguito da vicino lo svolgimento dei lavori e sono consapevole dei notevoli successi che sono stati raggiunti. Ho voluto rispettare la libertà di tutti e di ciascuno. Apprezzo molto la proposta che è stata avanzata di creare una rete di sindaci. Conosco le sue iniziative, le sue battaglie personali e le avversità che ha dovuto affrontare. Le esprimo, pertanto, la mia ammirazione e la mia gratitudine per il suo operato intelligente e coraggioso e favore dei nostri fratelli e sorelle rifugiati“.
E poi le parole forse più incisive: “La mia porta sarà sempre aperta per lei e per questa nuova rete”.
Infine conclude: “Mentre chiedo al Signore di non abbandonarla mai, soprattutto in questo momento difficile, la accompagno con riconoscenza e affetto. Non si dimentichi di pregare per me o, se non prega, le chiedo che mi pensi bene e mi mandi ‘buona onda’.
Sinceramente, Francesco“.



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