Rifondazione Comunista e Potere al Popolo puntano il dito contro la politica, la Regione e il silenzio del sindaco di Cosenza. Guccione chiede un tavolo istituzionale
Da qualche ora è arrivata la notizia dell’imminente sgombero degli stabili di Via Savoia e dell’Hotel Centrale occupati dai senza casa del comitato Prendocasa. E’ questo il risultato del ministro della malavita Salvini che, come ben sappiamo, ha una certa predisposizione per la guerra ai poveri, per cui ha decretato guerra ai pericolosi senza casa che hanno la colpa di aver occupato e riqualificato immobili inutilizzati, simbolo della corruzione e dell’abbandono». A scrivere la nota Rifondazione Comunista Cosenza e Potere al Popolo Cosenza
Per quanto ci riguarda, come Rifondazione comunista e Potere al Popolo di Cosenza, esprimiamo massima solidarietà agli occupanti e alle occupanti Prendocasa, dichiarandoci già disponibili e pronti a tutte le azioni di sostegno necessarie».
Guccione «Bisogna trovare una soluzione, garantire i diritti di queste persone. Il sindaco di Cosenza chieda un tavolo istituzionale alla Regione»
«Oltre cento persone, tra cui numerosi bambini, rischiano di trovarsi a breve senza un tetto. Verranno infatti sgomberati, così come ha annunciato il Comitato Prendocasa, gli stabili di via Savoia e dell’ex Hotel Centrale. È una vera e propria emergenza abitativa quella che sta vivendo in questi ultimi anni Cosenza e l’intera Calabria. E le soluzioni provvisorie non bastano a risolvere il problema. Regione e Comune sono obbligate a trovare una soluzione: temi così importanti e delicati come quelli dell’accoglienza, dell’inclusione non possono essere affrontati in maniera strumentale, ma bisogna mettere in atto politiche attive in grado di garantire i diritti di queste persone e di soddisfare bisogni e servizi adeguati – commenta il consigliere comunale e regionale Carlo Guccione-.
Bisogna porre maggiore attenzione sull’emergenza sociale in cui versa la nostra regione anche perché, come certificano i dati dell’ultimo rapporto Istat, la Calabria è prima in Italia in termini di povertà. Una famiglia calabrese su tre (il 35,3%) vive in povertà relativa: un dato otto volte superiore a quello della Valle d’Aosta. Il sindaco di Cosenza chieda immediatamente un tavolo istituzionale alla Regione per trovare una soluzione per queste famiglie e per mettere in atto un piano di interventi per il futuro. Queste persone hanno diritto ad avere una casa e a vivere in modo dignitoso.