Calabria
Maltempo, senza esito le ricerche bimbo: la Procura apre una indagine
Scavano anche i cittadini provenienti dai comuni vicini al luogo della tragedia. Domani visita del presidente del Senato
CATANZARO – Proseguono con tutti i mezzi, pale meccaniche, vanghe e anche a mano, le ricerche del bambino di due anni disperso da giovedì sera quando è stato travolto insieme alla mamma Stefania Signore, di 30 anni, e del fratellino di 7 anni, da un fiume di acqua e fango conseguenza dell’ondata di maltempo che ha colpito la Calabria nei giorni scorsi. Una ricerca, però, fino ad oggi vana. A vigili del fuoco, soccorso alpino, finanzieri, poliziotti e carabinieri, oggi si sono affiancati anche centinaia di cittadini provenienti dai comuni vicini al luogo della tragedia, un tratto di torrente a San Piero Lametino, una frazione di Lamezia Terme.
Dotati di vanghe si sono presentati ai coordinatori delle ricerche e sotto le loro indicazioni si sono messi a scavare senza sosta lungo l’argine del torrente in cui, venerdì mattina, sono stati trovati i corpi della donna e del figlio più grande, individuati a centinaia di metri dall’auto sulla quale viaggiavano e dalla quale sono scesi, probabilmente in preda al panico dopo essersi trovati in mezzo ad un vero e proprio fiume. E sul perché la strada che Stefania stava percorrendo è stata investita dall’ondata di fango e acqua, la Procura della Repubblica di Lamezia Terme vuole vederci chiaro.
Un fascicolo in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo plurimo è stato aperto ed il procuratore Salvatore Curcio ha già inviato per i primi sopralluoghi geologi, ingegneri e medici legali. La Regione Calabria, dal canto suo, ha già avanzato la richiesta per la dichiarazione dello stato di calamità. Le ricerche del piccolo, intanto, proseguono. Oggi sono state effettuate anche due ricognizioni aeree con un elicottero regionale di Calabria Verde per un totale di 230 chilometri di sorvolo sull’area della ricerca. Sono state impiegate anche unità cinofile e gli uomini del Soccorso alpino hanno percorso a piedi 135 chilometri, nonostante l’area di ricerca sia contenuta, visto che dal luogo del ritrovamento dell’auto al mare ci sono solo 6 chilometri.
Un’area battuta oggi anche da semplici cittadini, alcuni dei quali amici della famiglia di Stefania, decisi a fare di tutto per ritrovare quel corpicino portato via dalle furie delle acque. E domani, nelle zone devastate dal maltempo, arriverà il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati per essere vicina alle popolazioni colpite.



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