Tirreno
A Diamante il capo della Polizia: «il coraggio di De Fiore ci deve far riflettere ancora oggi»
DIAMANTE (CS) – Il Capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha partecipato questa mattina a Diamante, alla cerimonia di inaugurazione di un murale, realizzato dagli artisti Luigi Perenz e Angela Panetta, e dedicato al vice questore Angelo De Fiore, originario di Rota Greca (Cs) e funzionario della Polizia che negli anni dell’occupazione nazista mise a rischio la propria vita per proteggere e salvare centinaia di ebrei perseguitati e destinati ai campi di sterminio. Il 2 maggio del 2004, il comune di Rota Greca ha dedicato un monumento al suo illustre cittadino mentre oggi Diamante lo omaggia con uno straordinario murale.
Accompagnato dal sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, Pisani arriva in provincia di Cosenza, a pochi giorni dai fatti di Pisa e Firenze e sui quali sono in corso, così come lui stesso aveva affermato, “verifiche” e sono state “poste in essere iniziative che dovranno essere verificate con severità e trasparenza”.
A Diamante oggi, le più alte autorità civili, militari e religiose della regione che hanno preso parte ad una giornata suddivisa in due momenti. La prima, sul lungomare con la benedizione del murale da parte del vescovo Mons. Stefano Rega. Su corso Vittorio Emanuele, che affaccia davanti al mare di Diamante, il murale che ricorda De Fiore, disegnato mentre riceve un fiore da un bambino ebreo. Da questa mattina anche Diamante ha un luogo di memoria.
A fare gli onori di casa il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno che ha accolto con entusiasmo l’idea di realizzare un murale di dimensioni 6 metri per 8, pensato e dipinto dell’ispettore di Polizia stradale di Cosenza, Perenz e dall’artista, Panetta quale “omaggio alla libertà” per chi riceve ogni giorno soccorso e aiuto”. Un uomo, De Fiore, che è stato “un eroe giusto che ha difeso la libertà”.
Dopo la benedizione da parte del vescovo e un lungo applauso la cerimonia si é spostata nell’istituto d’Istruzione Secondaria Superiore di Diamante dove è stata conferita la Cittadinanza Onoraria di Diamante alla Polizia di Stato, rappresentata proprio dal Capo della Polizia. In prima fila il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella; il Questore di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro, la presidente della Provincia, Rosaria Succurro, il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro e, ospite d’onore il Capo della Polizia, Vittorio Pisani e di numerosi sindaci e rappresentanti istituzionali.
Numerosi anche gli studenti che hanno preso parte e contribuito ad arricchire l’importante iniziativa incentrata sui valori della legalità e della solidarietà. La cerimonia è iniziata con l’Inno nazionale cantato da un gruppo di ragazzi, e con il messaggio di benvenuto della dirigente scolastica Patrizia Barbarello.
Si sono susseguiti i pensieri degli studenti e i lavori sulla Shoah e sulla memoria, e poi la lettura del messaggio della senatrice a vita, Liliana Segre, che si é rivolta ai ragazzi quali “veri destinatari della valenza di questa giornata“.
Si è passati poi al conferimento della cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato: “lo facciamo perché credo che qui, a Diamante, abbiamo costruito una città improntata sulla legalità. La presenza del Capo della polizia ci insegna che sulla strada della legalità si ottiene il successo per la propria vita”. “Un uomo che ha servito il nostro Paese – ha continuato Magorno – ed ha lottato per farcela e anche voi ragazzi – rivolgendosi agli studenti – per raggiungere gli obiettivi di qualsiasi tipo, dovete rispettare le regole”. “Quella Shoah – prosegue Magorno – e nessuna Shoah si deve più ripetere“.
Il sindaco ha poi conferito, commuovendosi, la cittadinanza onoraria nelle mani di Pisani che, ha preso la parola introducendo il suo discorso sul coraggio di De Fiore. Poi, nel ringraziare per l’accoglienza mostrata dal Comune di Diamante: “mi lega a questa costa un affetto familiare per le mie vacanze qui. Che possano le giuste indicazioni della legalità accompagnare questi ragazzi e il loro percorso”.
Pisani: “il gesto di De Fiore ci deve far capire il valore dell’uomo”
“Nessuno di noi ha vissuto fortunatamente l’epoca nazista e a volte non abbiamo nemmeno la capacità di immedesimarci nella consapevolezza del rischio”. Così esordisce a Diamantoeil capo della polizia Vittorio Pisani, ricordando Angelo De Fiore. “Le iniziative da lui poste in essere venivano realizzate in aiuto agli ebrei nella consapevolezza che in caso se si veniva scoperti si veniva uccisi e questo ci deve far riflettere in quanto il rischio della morte è molto lontano fortunatamente per le nostre generazioni tranne purtroppo in episodi che accadono in adempimento del servizio – ha specificato Pisani. Dunque, dobbiamo ricordare De Fiore come uomo che si è esposto alla consapevolezza ad essere ammazzato dai nazisti perché è semplice stare qui a commemorarlo ma non abbiamo nemmeno la capacità di immedesimazione in quello che hanno vissuto i nostri colleghi all’epoca“.





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