REGGIO CALABRIA – Si susseguono gli atti intimidatori contro gli amministratori degli enti pubblici in Calabria. Dopo Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano, costretto alla scorta dopo aver denunciato due attentati alla sua vita, e il vicesindaco di Aieta (al quale sono state tagliate 20 piante di ulivo in un terreno di sua proprietà), anche Francesco Malara, sindaco di Santo Stefano di Aspromonte ha subito un grave atto intimidatorio. L’auto del primo cittadino del Reggino è stata incendiata ieri notte a Reggio Calabria in via XXIV maggio, vicino al corso Garibaldi e al lungomare, nei pressi dell’abitazione di Malara. Oltre ai vigili del fuoco che hanno spento il rogo, sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti che hanno eseguito i rilievi. Stando alle prime indiscrezioni l’incendio dovrebbe essere doloso. Sarà, in ogni caso, l’indagine a confermare i sospetti emersi nei primi accertamenti. Avvertito il pm di turno, in queste ore la polizia di stato sta visionando le telecamere di videosorveglianza presenti nella zona per cercare di individuare i responsabili dell’intimidazione.
Antoniozzi e De Francesco: “c’è necessità di lavorare in serenità”
“Così come abbiamo manifestato solidarietà al sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, finito sotto scorta, facciamo altrettanto con il sindaco di Santo Stefano dell’Aspromonte, Franco Malara, al quale è stata incendiata la macchina”. Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, in una nota congiunta con la consigliera regionale della Calabria dello stesso partito Luciana De Francesco. “Non conosciamo dinamiche e motivazioni di quanto è accaduto, che certamente saranno vagliate dalla magistratura – aggiungono Antoniozzi e De Francesco – ma riaffermiamo il principio ineludibile della non violenza e la necessità che gli amministratori comunali possano lavorare in serenità. La battaglia politica, anche nei comuni, siano essi di grandi o piccole dimensioni, va condotta con civiltà e rispetto”.
Falcomatà: “certi che Malara non indietreggerà”
Intanto arriva la solidarietà del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà “Piena vicinanza al collega e all’amico Francesco Malara, – scrive in una nota stampa – siamo certi che la sua azione riformatrice per lo sviluppo della montagna reggina non subirà battute d’arresto. “Siamo vicini a Francesco e a tutta la sua famiglia – ha aggiunto Falcomatà – confidando nel lavoro di chi ha il compito di accertare le origini del rogo, ci teniamo a rivolgere il nostro abbraccio, anche a nome di tutta la comunità dei sindaci e degli amministratori della città metropolitana, al collega ed amico Francesco Malara. La sua forte azione riformatrice, che ha prodotto importanti risultati nel suo Comune, proiettandolo negli ultimi anni in un percorso di forte crescita sociale, con una spiccata propensione turistica, non sarà interrotta da questo vile ed assurdo gesto subito”. “Tutti quanti – conclude Falcomatà – ci stringiamo attorno alla comunità di Santo Stefano ed al suo coraggioso sindaco che, siamo certi non indietreggerà di un millimetro nella sua attività di servizio nei confronti della cittadinanza”.