Area Urbana
Centro storico di Cosenza, tutto tace sui contratti di riqualificazione: Orrico (M5S) interroga il Ministero
COSENZA – Un’interrogazione a risposta immediata per ottenere spiegazioni sui CIS, ovvero sui Contratti Istituzionali di Sviluppo. L’ha presentata al ministro Alessandro Giuli, in Commissione, la deputata cosentina Anna Laura Orrico (M5S). Soprattutto, la parlamentare ha richiesto delucidazioni su quale sia lo stato di attuazione del Cis-Centro storico di Cosenza, anche al fine di appurare se la governance dell’intervento sia composta legittimamente. Nel suo quesito, Orrico ha ripercorso la funzione dei CIS quali strumenti di programmazione negoziata volti ad accelerare la realizzazione di progetti strategici, tra loro funzionalmente connessi, di valorizzazione dei territori. I CIS relativi ad esempio ai “centri storici” – Napoli, Taranto, Palermo e Cosenza – la cui titolaritĂ era stata affidata al Ministero per i beni e le attivitĂ culturali e per il turismo (l’attuale Mic), sono stati finanziati con risorse nazionali ordinarie derivanti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, all’interno del Piano Operativo “Cultura e Turismo”, e prevedevano finanziamenti di 90 milioni di euro per ciascuna cittĂ interessata.
In particolare il Contratto istituzionale di sviluppo inerente il centro storico di Cosenza, con oggetto la sua riqualificazione e  rigenerazione, era stipulato nel settembre 2020 e prevedeva 20 interventi così ripartiti: 11 affidati al Comune di Cosenza, 4 alla Provincia di Cosenza, 4 al Segretariato Regionale Mic per la Calabria, 1 all’Università della Calabria. Anna Laura Orrico ha rimarcato come, a seguito della riforma dell’Agenzia per la coesione (Decreto-Legge 7 maggio 2024, n.60), ed alla riorganizzazione del Ministero della Cultura voluta dall’ex ministro Sangiuliano, si è assistito ad una sorta di cortocircuito sulle notizie inerenti lo stato di avanzamento dei progetti del Cis-Centro Storico Cosenza. Mentre, ha specificato la deputata nell’interrogazione, secondo quanto previsto dal citato decreto-legge, “entro sessanta giorni dalla conclusione della ricognizione di cui al comma 1” si sarebbe dovuto provvedere “alla revisione della governance istituzionale e delle modalità attuative dei CIS”.
L’intervista
In un’intervista alla nostra testata, a ridosso del suo intervento in commissione, Anna Laura Orrico ha ricordato: “Noi sappiamo che il Contratto istituzionale di sviluppo per Cosenza finanzia 90 milioni di euro destinati alla rigenerazione dei nostri beni culturali e dei nostri beni immobili pubblici che possono ovviamente essere messi al servizio di attivitĂ ed iniziative culturali e sociali”.
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“Il contratto – aggiunge –  è stato firmato nel 2020. All’epoca io ero sottosegretario alla Cultura, ora sono passati 5 anni e ritengo sia opportuno fare il punto, anche perchĂ© molte cose sono cambiate al Ministero della Cultura: il responsabile del contratto istituzionale che era il tenente colonnello Luigi Aquino non è piĂą tale da circa un anno”. La deputata Orrico si sofferma sull’iter che ha in un certo senso bloccato il percorso di avanzamento. “Con la riforma sulla riorganizzazione del Ministero si è un po’ persa traccia di chi effettivamente ad oggi abbia la responsabilitĂ di coordinare tutti i progetti del contratto istituzionale, progetti che sono  per una parte in capo al Comune di Cosenza ma sono coinvolti anche la Provincia di Cosenza ed il Ministero della Cultura. Quindi – rimarca – con questa interrogazione in commissione Cultura rivolta allo stesso Ministro della Cultura cerco di capire quale sia lo stato dell’arte di tutta la progettazione del CIS, i cantieri che effettivamente sono aperti ed a che punto sono e chi supervisiona dall’alto affinchĂ© questi progetti vengano realizzati ed in che modo”.
Il botta e risposta in Commissione Cultura
A ribattere immediatamente alla deputata Orrico, oggi in Commissione Cultura alle 14, in estrema sintesi è stato il sottosegretario Gianmarco Mazzi. Dopo aver ripercorso tutti i riferimenti progettuali dei CIS, il rappresentante del governo facendo le veci del titolare del Ministero, Giuli, ha velocemente risposto che è stato portato a compimento un intervento a copertura del 75% del programma. Risposta che non ha soddisfatto la parlamentare Cinquestelle che ha prontamente replicato precisando che tutto quello che era stato elencato dal sottosegretario era appunto il frutto del suo impegno e pertanto lo conosce a memoria, ma ciò non toglie che occorre proseguire nell’attuazione degli interventi, dal momento che i cantieri ancora aperti ed incompleti rimangono tanti.



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