Area Urbana
Cosenza: sovraffollamento carcere, detenuto risarcito per «trattamento inumano e degradante»
COSENZA – Il magistrato di sorveglianza di Catanzaro con un’ordinanza emessa ieri, ha riconosciuto il risarcimento del danno al detenuto. L’avvocato Rosangela Polizzo, del foro di Cosenza, aveva redatto un reclamo il 29 settembre del 2024, per conto di N.V., che ha chiesto il riconoscimento del risarcimento del danno previsto dall’art. 35 ter dell’ordinamento penitenziario, lamentando un trattamento inumano e degradante. Ciò in relazione al periodo di carcerazione presso la Casa Circondariale di Cosenza dal 30 maggio 2023 al 21 settembre del 2024.
Nel reclamo si è evidenziato che il detenuto ha subito un trattamento in violazione dell’art. 3 della Convenzione europea per la salvaguardia diritti dell’uomo, come interpretato dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, essendo allocato in una camera di pernottamento con spazio individuale fortemente ridotto. A seguito della proposizione del reclamo, il Magistrato di Sorveglianza di Catanzaro ha fissato udienza e, dopo aver richiesto ed ottenuto una relazione dalla Direzione della Casa Circondariale di Cosenza, ha accertato che il reclamante è stato allocato in camera in cui lo spazio individuale è stato al di sotto dei 3 mq per un periodo superiore ai 15 giorni (precisamente per un totale di giorni 21).
Il magistrato ha preso atto che in questo arco temporale di 21 giorni, il reclamante ha ricevuto un trattamento inumano e gli ha riconosciuto sia una detrazione di giorni sulla pena da espiare, sia una somma de denaro a titolo risarcitorio. A prescindere dall’entità del risarcimento e dello sconto di pena ottenuto, il risultato – dovuto all’accoglimento del reclamo – è significativo in quanto si inizia a prendere atto del grave problema che rappresenta il sovraffollamento carcerario e vi si pone rimedio, andando a garantire una tutela effettiva e concreta dei diritti dei detenuti.



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