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Droga dal Nord Europa: il boss della camorra e l’accordo stretto coi narcos calabresi

Calabria

Droga dal Nord Europa: il boss della camorra e l’accordo stretto coi narcos calabresi

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Raffaele Imperiale droga nord europa

MILANO – “Decisi di fare una società con i calabresi, sempre per alimentare quel mio sistema, dissi ai calabresi ‘Facciamo così, mandate i vostri trasporti, non utilizziamo più i nostri, venite in Olanda senza soldi, io vi carico 100 chili, 50 chili per voi, 50 chili per noi’ (…) Allora a quel punto io mi toglievo tutte queste responsabilità, il trasporto, i ragazzi, logistica e tante spese varie, perché poi là interveniva non più la mia struttura su Milano, ma la struttura del gruppo criminale di Bruzzaniti”.

Così Raffaele Imperiale, il cosiddetto “boss dei Van Gogh”, ex super narcotrafficante per la camorra poi divenuto collaboratore di giustizia, ha messo a verbale, davanti ai pm milanesi lo scorso gennaio, “l’accordo” stretto tra lui e Bartolo Bruzzaniti, 47 anni, destinatario dell’ordinanza su un maxi traffico di droga e tuttora latitante, detto “Sonny”.

Il verbale è contenuto nell’ordinanza di oltre 650 pagine firmata dal gip di Milano Stefania Donadeo. “Dottoressa, io so soltanto che aggiungo nel mio computer 50 chili al prezzo olandese, 50 chili al prezzo … e 50 chili al prezzo italiano, questo era il mio lavoro. Poi tutto il resto, io devo solo ritirare soldi”, ha spiegato ancora Imperiale chiarendo i termini dell’alleanza con Bruzzaniti. “Tutta la droga destinata a Milano”, ha precisato, doveva andare a “Sonny”, che intercettato diceva: “sto lavoro lo so fare”. Bruzzaniti aveva la “responsabilità del trasporto, della logistica, del deposito di tutto il quantitativo che doveva vendere sulla piazza lombarda”, lui che, a detta di Imperiale, era un “‘vero professionista’ nella materia”.

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