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La Terra di Piero al lavoro per la ‘Coperta InfibulaZero’: l’istruzione contro l’infibulazione

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La Terra di Piero al lavoro per la ‘Coperta InfibulaZero’: l’istruzione contro l’infibulazione

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COSENZA – InfibulaZero è una delle tante iniziative solidali e per certi versi anche folli, dell’associazione La Terra di Piero di Cosenza: una coperta, tante coperte, realizzate con l’uncinetto: «abbiamo l’ambizione di riempire piazza Fera di coperte – spiega il presidente dell’associazione la Terra di Piero, Sergio Crocco – entro il 2024 con l’obiettivo di costruire tre scuole in Tanzania e Zambia. Laddove c’è istruzione infatti, si riduce il numero di donne e bambine che vengono sottoposte alla terrificante e disumana pratica dell’infibulazione».

Sono tante le persone, volontarie, al lavoro per questo progetto ‘ferri alla mano‘ ma anche con il telaio. In un video pubblicato da Sergio Crocco, a lavorare all’uncinetto c’è anche Dario Brunori: «sosteniamo la Terra di Piero – dice Brunori – siamo vicini a chi sta lavorando a questo nobile progetto».

Bisogna realizzare tante piccole o grandi coperte per dar vita ad una ‘spasera di coperte‘ fino al prossimo febbraio. Una coperta fatta da tante piccole o grandi coperte che coprirà interamente Piazza Fera.

L’infibulazione: “una barbarie da combattere con l’istruzione”

Crocco per spiegare cosa abbia spinto l’associazione a promuovere questa iniziativa sottolinea come nei suoi viaggi africani abbia “imparato che molte contraddizioni sono a noi incomprensibili, ma esistono. E vanno guardate con occhio scevro dalle convinzioni da occidentali sulle soluzioni da adottare”.

“Vado sullo specifico: il popolo Maasai è meraviglioso. Accogliente, gioviale, pacioso, sempre con il sorriso e la serenità africana. Un popolo quasi perfetto. Quel quasi però pesa come un macigno. I Maasai praticano l’infibulazione sulle ragazzine con un rituale che è una barbarie. Un’orribile barbarie. La repressione, che pure i governi attuano, non porta a niente, perché una tradizione ultramillenaria non tiene conto delle sanzioni.
Come se ne esce? Costruendo scuole. Mettendo in circolo istruzione. Un’azione indiretta ma efficace perché serve ad aprire le menti delle bambine, che quando vanno a scuola poi rifiutano sistematicamente questa pratica, pur avendola ritenuta per anni come le nostre bambine ritengono la Prima Comunione cattolica. Costruiremo una scuola nel villaggio Maasai di Matebete, nella Tanzania meridionale”.

La coperta Infibulazero

Le ragazze che stanno frequentando il corso di uncinetto alla sede de La Terra di Piero ne stanno già creando molte ma c’è bisogno che tanta gente dia una mano, e possa cucire coperte di qualsiasi materiale, dalla misura minima di un metro per un metro. Poi basterà portarle nella sede in via Consalvo Aragona, 53. “Quando riusciremo ad averne talmente tante da coprire Piazza Fera, le venderemo a un prezzo simbolico e con il ricavato andremo noi stessi a costruire la scuola a Matebete”.

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