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La vera storia di Cecilia Faragò, l’ultima strega processata nella Calabria del Settecento

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La vera storia di Cecilia Faragò, l’ultima strega processata nella Calabria del Settecento

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ROMA – Emanuela Bianchi, antropologa e attrice catanzarese, ne L’ultima strega, edito da Oligo e disponibile dal 2 agosto, ricostruisce un fatto realmente accaduto: la vicenda di Cecilia Faragò che, in Calabria nella seconda metà del Settecento, viene accusata di essere una strega e di aver provocato la morte del parroco.

Vedova e analfabeta, si affida a un avvocato che porterà il suo caso fino alla corte di Napoli e riuscirà a smascherare gli impostori, dando l’occasione a re Ferdinando di abolire per sempre il reato di stregoneria. Emanuela Bianchi ha già raccontato questa storia in uno spettacolo teatrale dal titolo LaMagara, che si è aggiudicato il Premio della critica Gaiaitalia 2014. Bianchi ha studiato all’Università di Roma La Sapienza. Allieva di Paolo Vignolo e della coreografa Marta Ruìz, nel 2004 ha costituito la compagnia teatrale Confine incerto, che si occupa di teatro ludico-sensoriale, teatro antropologico e teatro interattivo in spazi non convenzionali.

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