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‘Ndrangheta, sequestrati beni per 400mila euro ad un imprenditore legato al clan Bellocco

Calabria

‘Ndrangheta, sequestrati beni per 400mila euro ad un imprenditore legato al clan Bellocco

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guardia di finanza sequestro beni

REGGIO CALABRIA – I militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e Firenze, hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale che dispone l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni – per un valore complessivamente stimato in circa 400 mila euro – riconducibili ad un soggetto ritenuto a disposizione della cosca “Bellocco” di Rosarno. Si tratta di Francesco Morano, detto Gianfranco di 55 anni, residente a San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro. Morano era stato arrestato nel novembre 2019 nell’ambito dell’operazione “Magma” con l’accusa di associazione mafiosa e traffico internazionale di droga. Condannato in primo grado a 20 anni di carcere nel luglio 2021, sarebbe stato partecipe della cosca “sotto le dirette dipendenze – c’è scritto nel capo di imputazione – di Domenico Bellocco”.

Avrebbe fornito “un costante contributo nel settore del traffico di stupefacenti interagendo fra i componenti della cosca Bellocco e i componenti di altre cosche e sovraintendendo alle coltivazioni in territorio italiano ed alle importazioni dal Sudamerica”. Morano, inoltre, è stato coinvolto in altre due operazioni coordinate dalla Dda di Firenze e condotte dal Gico della Guardia di Finanza. Nel processo “Erba di Grace“, infatti, è stato condannato a 4 anni di carcere per traffico di stupefacenti aggravato dall’agevolazione mafiosa.

Nel processo “Buenaventura“, invece, è stato condannato, in primo grado con il rito abbreviato, a 8 anni di reclusione per aver posto in essere manovre estorsive funzionali al recupero di un credito usuraio con tassi di interesse annuali fino al 67%. In seguito a queste inchieste, le Dda di Firenze e Reggio Calabria, guidate dai procuratori Luca Tescaroli e Giovanni Bombardieri, hanno delegato i rispettivi Nuclei di polizia economico finanziaria – Gico a svolgere apposita indagine a carattere economico patrimoniale finalizzata all’applicazione, nei confronti dell’imprenditore calabrese, di misure di prevenzione personali e patrimoniali. Il sequestro ha riguardato una ditta individuale operante nel settore della pasticceria, un’imbarcazione, tre autoveicoli, tre fabbricati, un terreno e disponibilità finanziarie.

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