Italia
‘Ndrangheta: sequestrati beni per oltre 9 milioni di euro ad un imprenditore
MILANO – Sono stati i carabinieri della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Milano a sequestrare, ai fini della confisca, 96 immobili in vari comuni lombardi (Legnano, Parabiago, Busto Arsizio, Lonate Pozzolo, Castellaneta, San Giorgio su Legnano, San Giuliano Milanese, Pero, Turate, Oggiono, Cassano Magnago), a carico dell’imprenditore Maurizio Ponzoni, arrestato nel marzo del 2023 insieme ad altri soggetti vicini ai clan di ‘ndrangheta tra Varesotto e Legnanese. Sequestrate anche due autovetture e altri valori mobili per un valore complessivo di oltre 9 milioni e 500mila euro.
Nei confronti di Ponzoni è stato emesso un provvedimento dal Tribunale di Milano ed è stato notificato l’avvio del procedimento per la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per quattro anni. Ponzoni era già stato in passato colpito da analogo provvedimento di prevenzione che aveva sancito una “pericolosità sociale la cui intensità era fondata, tra i vari illeciti commessi, anche dall’aver ricoperto un ruolo apicale in un’associazione per delinquere composta da 33 persone e dall’aver intrattenuto rapporti con soggetti condannati per associazione per delinquere di stampo ‘ndranghetistico”. L’imprenditore ha condanne passate in giudicato per associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta ed altri reati economici.
L’imprenditore 58enne residente a Rescaldina, vicino agli ambienti della ‘ndrangheta di Legnano e Lonate Pozzolo era finito in un’inchiesta della Dda che aveva smantellato un gruppo dedito all’acquisizione di aziende in difficoltà economiche che poi venivano fatte fallire dopo essere state svuotate di tutti i loro beni, chiedendo e ottenendo anche prestiti con la garanzia dello Stato in epoca covid.



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