Calabria
Neonata trovata morta tra gli scogli, Garante infanzia: «fatto inaccettabile»
REGGIO CALABRIA – “A nessuno è dato trarre conclusioni sul ‘come?’ e ‘perché?’ una neonata sia stata trovata priva di vita, con ancora il cordone ombelicale attaccato, tra gli scogli del mare di Villa San Giovanni. Ogni congettura sarebbe arbitraria, generica e soprattutto mancherebbe di rispetto alle autorità inquirenti. Ciò che invece va detto è che l’episodio desta raccapriccio e non dovrebbe mai accadere”. E’ quanto afferma il sociologo Antonio Marziale, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
“A chiunque potrà venire in mente di inquadrare questa morte entro il perimetro di un contesto di degrado sociale, ma ciò – aggiunge Marziale – non basta a giustificare in alcun modo la mancanza di pietas, anzi denota spietatezza nel modo di disfarsi, ponendo il corpicino in una busta di plastica a sua volta contenuta in uno zaino. Ciò è davvero inaccettabile”. Per Marziale: “che la bambina sia morta prima o dopo essere gettata in mare lo dirà l’autopsia, ma in entrambi i casi la verità è difficilissima da accettare, perché indicativa di una cultura opposta al rispetto della vita umana”.



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