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Pagamenti digitali in Italia: Vibo Valentia guida il Sud

Calabria

Pagamenti digitali in Italia: Vibo Valentia guida il Sud

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Pagamenti digitali

VIBO VALENTIA – Il mercato dei pagamenti digitali in Italia registra numeri in costante crescita. Secondo le ultime rivelazioni, i territori del Sud mostrano tassi di incremento inaspettati, con la Calabria che si distingue grazie a Vibo Valentia. La città calabrese è infatti prima nel Mezzogiorno per crescita di transazioni cashless, con un aumento del 33,8% rispetto all’anno precedente.

La crescita dei pagamenti digitali in Italia: numeri e tendenze

Il mercato dei pagamenti elettronici in Italia ha raggiunto un valore di 471 miliardi di euro, rappresentando ormai un quarto del PIL nazionale. Sebbene questo dato sia ancora inferiore alla media europea (28%), testimonia comunque un’evoluzione significativa nelle abitudini degli italiani. La Community Cashless Society documenta come negli ultimi dieci anni il Paese abbia compiuto passi da gigante, tanto da uscire per la prima volta dalla lista delle 30 peggiori economie secondo il Cash Intensity Index, posizionandosi al 31° posto.

Particolarmente interessante è l’evoluzione delle preferenze degli italiani riguardo agli strumenti di pagamento utilizzati. Se da un lato si registra una lieve riduzione dell’uso delle carte tradizionali, dall’altro emerge un incremento del 4,7% nei pagamenti via smartphone nell’ultimo anno, accompagnato da una crescente popolarità dei dispositivi indossabili. Questa trasformazione è trainata principalmente dai giovani tra i 18 e i 30 anni, con oltre l’81% dei consumatori che considera fondamentale la possibilità di pagare senza contanti negli esercizi commerciali.

Incremento del turismo cashless: i dati delle province italiane

La stagione turistica estiva 2024 ha registrato un incremento complessivo del 24,5% nelle transazioni cashless legate al settore turistico. Un dato significativo che evidenzia come la digitalizzazione dei pagamenti sta permeando anche uno dei settori più tradizionali dell’economia italiana. Analizzando più nel dettaglio la distribuzione geografica di questo fenomeno, emerge una cartografia interessante delle province italiane che hanno mostrato la maggiore propensione al pagamento digitale.

Nel panorama delle 10 province che hanno registrato la più alta crescita complessiva di transazioni digitali, spiccano diverse realtà distribuite lungo tutta la penisola:

  • Ancona (Marche): incremento del 76,4%
  • Piacenza (Emilia-Romagna): incremento del 42,1%
  • Rovigo (Veneto): incremento del 39,1%
  • Cagliari (Sardegna): incremento del 38,8%
  • Pordenone (Friuli-Venezia Giulia): incremento del 37,7%
  • Asti (Piemonte): incremento del 37,3%
  • Udine (Friuli-Venezia Giulia): incremento del 37,1%
  • Rieti (Lazio): incremento del 36,7%
  • Palermo (Sicilia): incremento del 35,2%
  • Terni (Umbria): incremento del 34,7%

Vibo Valentia: la sorpresa del Sud che punta sul digitale

Se analizziamo la crescita dei pagamenti elettronici in base alle macro-aree geografiche, emerge un dato particolarmente significativo: Vibo Valentia si posiziona come la prima città del Sud Italia per crescita delle transazioni digitali nella stagione estiva 2024. Questo risultato rappresenta una svolta importante per il territorio calabrese, tradizionalmente meno propenso all’adozione di tecnologie digitali rispetto alle regioni settentrionali.

Curiosamente, nonostante Vibo Valentia sia stata inserita più volte negli ultimi posti nelle classifiche sulla qualità della vita, quando si parla di pagamenti digitali emerge in prima posizione, dimostrando come l’innovazione possa prendere piede anche in contesti più problematici.

Pagamenti digitali: i settori in crescita e le preferenze

L’analisi dei dati relativi ai pagamenti digitali in Italia nel settore turistico rivela tendenze interessanti in vari ambiti. Al primo posto troviamo i negozi di souvenir, con un aumento delle transazioni cashless del 37,8%, seguiti dai parchi divertimento (+34,6%) e dai bar e club (+34,5%). Anche i ristoranti hanno mostrato una significativa apertura verso i pagamenti digitali, con un incremento del 28,3%, pari a quello registrato nei concerti e negli spettacoli.

Un altro settore che sta beneficiando dell’evoluzione dei pagamenti digitali è quello dell’intrattenimento, inclusi i casinò online, che accettano soluzioni come il bonifico bancario. In particolare, l’opzione del casino con bonifico istantaneo sta riscuotendo sempre più successo tra gli utenti, grazie alla possibilità di ricevere l’accredito in tempi molto rapidi e con elevati standard di sicurezza. Si tratta di un’evoluzione che risponde perfettamente alle abitudini di una clientela ormai abituata a gestire le proprie transazioni direttamente da smartphone e portafogli digitali.

Particolarmente rilevante è l’analisi delle abitudini dei turisti internazionali, che mostrano una maggiore propensione a pagare con il telefono per gli importi più elevati rispetto agli italiani. Se si considerano le transazioni superiori a 200 euro, i pagamenti da carte internazionali rappresentano il 3,8% del totale, contro l’1% delle carte italiane. Al contrario, per gli importi inferiori a 10 euro, gli italiani dimostrano una maggiore familiarità con i pagamenti digitali (43,7%) rispetto ai visitatori stranieri (38%).

Riguardo alla provenienza dei turisti internazionali che utilizzano maggiormente i metodi di pagamento cashless, in testa alla classifica troviamo gli statunitensi, seguiti dai britannici e dai francesi.

Il futuro dei pagamenti elettronici in Italia: sfide e opportunità

Nonostante i significativi progressi registrati negli ultimi anni, il percorso dell’Italia verso una società cashless presenta ancora diverse sfide. Il nostro Paese rimane infatti distante dai principali partner europei, occupando il 20° posto tra i Paesi UE-27. Ai tassi di crescita attuali, si stima che l’Italia potrebbe allinearsi al valore europeo solo nel 2038.

Tra i principali ostacoli alla diffusione dei pagamenti digitali in Italia troviamo l’elevata economia sommersa e un VAT gap tra i più alti d’Europa (16,3 miliardi di euro). Inoltre, le soluzioni tecnologiche più avanzate per i pagamenti cashless sono ancora poco diffuse tra le aziende italiane, che spesso non sfruttano appieno le opportunità offerte da questa forma di pagamento.

Tuttavia, non mancano gli aspetti positivi. I pagamenti elettronici sono il 72,4% meno inquinanti rispetto al contante, consentendo in Italia un risparmio di oltre 254 milioni di kg di CO2 tra il 2015 e il 2023. Questo aspetto sottolinea il potenziale contributo della digitalizzazione dei pagamenti alla sostenibilità ambientale, un tema sempre più rilevante per consumatori e aziende.

Verso un’Italia più digitale: le proposte per accelerare la transizione

Per accelerare la transizione verso una società cashless, la Community Cashless Society ha elaborato diverse proposte d’azione, di cui il 74% sono state già implementate. Tra queste, particolarmente rilevanti sono:

  • l’avvio di programmi di educazione finanziaria attraverso la collaborazione tra scuole, università e istituzioni finanziarie,
  • la promozione di un’operazione “trasparenza” verso i commercianti sui reali costi associati ai pagamenti cashless,
  • la detrazione delle spese condizionate al pagamento tracciabile
  • il collegamento dei registratori di cassa telematici direttamente agli strumenti di pagamento.

Tra le nuove proposte, spiccano la dematerializzazione degli scontrini e il data sharing B2B per ottimizzare l’esperienza utente nei vari ecosistemi di servizi, come ad esempio nella mobilità. In Italia, infatti, esistono ancora interruzioni e gap nei processi digitali all’interno di uno stesso ecosistema, che potrebbero essere superati attraverso una maggiore integrazione delle soluzioni digitali.

Il futuro dei pagamenti digitali in Italia appare dunque promettente, seppur con la necessità di affrontare ancora diverse sfide per allinearsi completamente agli standard europei.

 

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