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Percolato nel fiume Nicà, i sindaci: «gravissimo danno ambientale, siamo preoccupati»

Calabria

Percolato nel fiume Nicà, i sindaci: «gravissimo danno ambientale, siamo preoccupati»

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COSENZA – “In ordine allo sversamento di percolato nel Fiume Nicà verificatosi il 22 giugno, causato dalla comunicata rottura di tubazioni della discarica ubicata in località “Pipino” del Comune di Scala Coeli, aggiorniamo i nostri cittadini dei comuni di Crucoli, Cariati e Terravecchia che detto gravissimo evento ha interessato l’intero tratto del fiume Nicà sino alla foce”. Così scrivono in una nota il sindaco di Cariati Cataldo Minò, il sindaco di Crucoli: Cataldo Librandi e il sindaco di Terravecchia Paolo Pignataro.

Sindaco di Terravecchia: Paolo PIGNATARO

Dai primi accertamenti eseguiti dalle Autorità intervenute, la tracimazione del percolato risulterebbe riconducibile alla rottura di un tubo di aspirazione della discarica, che avrebbe dovuto consentire l’ulteriore stoccaggio in un’apposita vasca, per il successivo e definitivo smaltimento.

Quanto è avvenuto non è assolutamente giustificabile e alimenta seri dubbi sull’effettività dei rigidi controlli, delle opportune misure di prevenzione e di protezione da porre in essere per evitare che eventi così devastanti possano accadere.

Sin dalla prima segnalazione da parte di un imprenditore agricolo, siamo costantemente impegnati, unitamente alle ulteriori intervenute Autorità preposte al controllo, a monitorare i lavori di contenimento e di bonifica dell’intera area interessata.

Altresì, restiamo a completa disposizione della procura di Castrovillari, che ha già provveduto all’immediato sequestro della discarica, per i dovuti accertamenti e per la ricerca delle effettive responsabilità di quanto avvenuto. Nel contempo, abbiamo provveduto immediatamente alla segnalazione del gravissimo danno ambientale alle Autorità competenti, che tempestivamente hanno già effettuato i campionamenti sia alla foce del fiume che a monte.

In attesa dei risultati previsti nei prossimi giorni, provvederemo ad effettuare nuovamente i campionamenti delle acque di mare, in prossimità della foce del fiume Nicà, e di sedimento a mare in vari punti, per garantire la balneabilità delle aree ricadenti nel territorio di Crucoli e Cariati.

Resta forte, nel contempo, la preoccupazione per le falde acquifere e per i pozzi presenti lungo il fiume Nicà, utilizzati dalle aziende agricole e zoo-tecniche, per i quali si è già intervenuti con apposite ordinanze finalizzate alla tutela ed all’incolumità della salute pubblica”.

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