Area Urbana
Polizia di Cosenza, da ‘Reset’ al latitante in Argentina. Tutte le operazioni più importanti
COSENZA – Diverse le operazioni portate a termine dalla Polizia di Cosenza che oggi ha festeggiato il 171° anniversario dalla fondazione. La squadra mobile ha dato esecuzione alla misura cautelare in carcere a carico di un indagato per il reato di rapina a mano armata in quanto, con persone rimaste ignote e con violenza, si è introdotto l’undici luglio 2017, nella Filiale UBI Banca – Filiale Centro Storico. Dopo aver sequestrato il personale e la clientela ed usata minaccia e violenza nei confronti di un cassiere, si è impossessato di 203.640 euro.
Polizia di Cosenza sequestri e denunce
La divisione di polizia anticrimine ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro, ai sensi della normativa antimafia, per 11 società attive in diversi settori merceologici operanti su tutto il territorio nazionale. Sequestrati 58 veicoli industriali e non, 1 villa di circa 400 mq con annesso opificio e 90 rapporti finanziari, per un valore complessivo di circa 22 milioni di euro.
Tutti riconducibili ad un imprenditore calabrese ritenuto vicino ad una cosca di ‘ndrangheta gravitante nell’area dell’alto Ionio cosentino, nel cassanese e nella Sibaritide ma anche con interessi nella Città di Roma e zone limitrofe, operante su tutto il territorio nazionale.
In un’altra occasione la squadra mobile, unitamente a personale del Commissariato di Rossano Corigliano, ha dato esecuzione ad un mandato di arresto europeo, ex art 11 Legge n° 69 del 22.04.2005, emesso dall’autorità Spagnola, distretto di Barcellona a carico di un cittadino marocchino per i reati di rapina e violenza sessuale (Art 609 bis c.p.).
Esplosivo: 70 Kg di dinamite trovati ad Acri
La squadra mobile nel comune di Acri ha rinvenuto 14 sacchetti contenente 70 kg di dinamite gelatinosa e 1 sacchetto contenente 2 kg di polvere nera. L’esplosivo, su disposizione dell’A.G., è stato distrutto dall’artificiere in servizio presso la Questura di Cosenza. A Mongrassano la Squadra Mobile ha tratto in arresto un soggetto perché resosi responsabile di tentato omicidio aggravato in danno dell’ex compagna. A Cosenza gli agenti hanno deferito 26 persone per i reati di Furto e furto aggravato in danno di un esercizio commerciale.
L’operazione Reset della Polizia
Gli agenti, unitamente alla della Squadra Mobile di Catanzaro e del Servizio Centrale Operativo di Roma, ha dato esecuzione, nell’ambito di un’articolata indagine, coordinata dalla DDA di Catanzaro – operazione convenzionalmente denominata “Reset” – a 78 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti nonché altri reati, tutti aggravati dal metodo mafioso, tra cui: detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, tentato omicidio, scambio elettorale politico – mafioso, estorsione, usura, detenzioni di armi, utilizzo di dispositivi cellulari per comunicazioni all’interno di Casa Circondariale.
L’operazione si inserisce nel contesto di una più ampia convergenza investigativa nel cui ambito sono state eseguite complessivamente misure cautelari nei confronti di 202 soggetti. Sul punto, infatti, oltre ai menzionati 78 indagati della Polizia di Stato, figurano ulteriori 62 indagati dell’Arma dei Carabinieri e 62 della Guardia di Finanza.
Latitante fermato in Argentina
A Buenos Aires Argentina il personale della Polizia Federale Argentina, individuava e traeva in arresto un latitante, attinto da mandato di arresto internazionale emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Il soggetto si era sottratto, dal 2015, alla misura cautelare della custodia in carcere per il reato di associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Il broker della cocaina
All’individuazione del soggetto resosi irreperibile, in territorio Argentino, si è giunti tramite le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Cosenza, in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo di Roma e la Squadra Mobile di Catanzaro, delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ed il raccordo informativo con il Servizio Cooperazione Internazionale. Il soggetto, per come era emerso nelle indagini, aveva avuto il ruolo di broker della cocaina, mantenendo i contati tra i narcotrafficanti della Sibaritide e quelli del Sud America. Allo stato è in atto la procedura per l’estradizione.
A Cosenza gli agenti, coadiuvati nella fase esecutiva dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale” di Rende, ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 indagati, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Catanzaro, su richiesta della competente Direzione Distrettuale Antimafia, ritenuti responsabili del reato di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso.
Lotta alla droga e violenza di genere
Eseguite le misura cautelari nei confronti di 20 indagati, di cui 5 arresti in carcere, 10 agli arresti domiciliari e 5 con obbligo di presentazione alla P.G., emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Cosenza, su richiesta della Procura di Cosenza, ritenuti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina, hashish e marijuana nonché per il reato di estorsione come conseguenza dell’attività di spaccio.
A Cosenza il personale di questa squadra mobile ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 3 indagati, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Cosenza ritenuti responsabili, a vario titolo, in concorso, dei delitti di violenza privata aggravata, estorsione nonché intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Dopo specifiche indagini della locale Squadra Mobile della polizia, scaturite a seguito di episodi che vedevano coinvolte vittime vulnerabili, sono stati eseguiti 12 provvedimenti cautelari emessi dall’Autorità Giudiziaria competente, nei confronti di altrettanti soggetti resisi responsabili di reati riconducibili alla violenza di genere. Infine, nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati tratti in arresto complessivamente 39 soggetti e altri 31 sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.



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