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Ponte sullo Stretto: Salvini lancia il tour antimafia tra polemiche e dubbi

Calabria

Ponte sullo Stretto: Salvini lancia il tour antimafia tra polemiche e dubbi

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Matteo Salvini - ponte stretto

COSENZA – Un tour anti mafia per il Ponte. Matteo Salvini batte anche oggi sull’opera più impegnativa e iconica del suo mandato. E dopo le rassicurazioni di ieri “sull’interlocuzione diretta con il Quirinale” successive agli attriti dei giorni scorsi innescati da una norma sul ponte nel decreto Infrastrutture, il ministro leghista rilancia e nei prossimi giorni, in vista del via ai lavori del ponte sullo Stretto, sarĆ  a Messina e a Reggio Calabria per incontrare le istituzioni “e ribadire il massimo impegno per contrastare la criminalitĆ  in occasione della più rilevante opera infrastrutturale immaginata in Europa nei prossimi anni”.

Bonelli: “Salvini conosceva i nomi dei mafiosi”

Un attivismo accolto con ironia e “sconcerto” da Angelo Bonelli, deputato di Avs, co-portavoce di Europa Verde e agguerrito oppositore dell’opera. “Il tour? Da oltre un anno – osserva – il suo ministero conosceva i nomi dei mafiosi che avevano acquistato terreni in aree vincolate dal progetto. ƈ una sceneggiata propagandistica che insulta l’intelligenza dei cittadini e la memoria di chi ha combattuto davvero la criminalitĆ  organizzata”.

Citando “documenti ufficiali” degli espropri per il Ponte, Bonelli sottolinea come questi siano “consultabili da mesi” e che lƬ “compaiono nomi legati alla storia di Cosa nostra e della ‘ndrangheta”. Salvini, insomma, “finge solo oggi di scoprire i rischi di infiltrazione mafiosa”, dice l’ambientalista.

“Il rilievo del Quirinale ĆØ corretto”

Pur non citando le incomprensioni con il Colle, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ammette “sbavature metodologiche” ma rivendica un invalicabile cordone sanitario per proteggere il Ponte dalla criminalitĆ .

E promette: “Siamo tutti orientati a creare il sistema migliore, e lo faremo, per preservare l’opera da interessi criminali”. Mentre le polemiche, il titolare del Viminale, le inquadra esclusivamente in “un grande dibattito di persone che non conoscono molto bene come funziona il sistema delle interdittive antimafia”. Dal canto suo la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, intervenendo alla Scuola di formazione politica Piersanti Mattarella, afferma in modo netto: “Le norme antimafia presenti nel nostro ordinamento sono rigidissime e necessarie e cercano di copiarle in tutto il mondo, il rilievo del Quirinale ĆØ corretto, non c’ĆØ bisogno che lo dico io; ĆØ evidente che la preoccupazione per quei territori, che si potrebbe unire ‘Ndrangheta e Cosa nostra, ci porta ad una riflessione: se c’ĆØ bisogno di indurire, qualcosa va fatto, non viceversa”.

Salvini: “Nessun taglio alla manutenzione”

Nessun taglio alla manutenzione delle strade provinciali per realizzare il Ponte. Il ministero Infrastrutture e Trasporti smentisce le voci sulla rimodulazione dei fondi inizialmente destinati a tutto il territorio nazionale. Lo dice una nota con cui il Mit replica anche alle accuse politiche degli ultimi giorni.

“Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni media, anche oggi e perfino su una prima pagina, si ribadisce che la rimodulazione dei fondi per le Province non ha riguardato in alcun modo il Ponte sullo Stretto”. “In altre parole – si afferma – non c’ĆØ stato trasferimento di fondi dagli enti locali all’opera che collegherĆ  Calabria e Sicilia”.

 

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