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Uccisi in casa dalle fiamme. Svolta sulla morte di due coniugi, fermato un calabrese 45enne

Calabria

Uccisi in casa dalle fiamme. Svolta sulla morte di due coniugi, fermato un calabrese 45enne

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Coppia uccisa Bagno a Ripoli

FIRENZE – Per l’incendio in casa in cui il 5 dicembre scorso a Bagno a Ripoli (Firenze) morirono due anziani coniugi, i carabinieri avrebbero fermato una persona. Al momento non sono note le accuse. Le fiamme che invasero l’abitazione non sarebbero state provocate da un corto circuito elettrico, come ipotizzato nelle prime ore dai vigili del fuoco, ma potrebbe essere state causate da un atto volontario.

Fermato 45enne con l’accusa di omicidio volontario

Quel giorno morirono Umberto Della Nave, 84 anni, un negoziante molto noto nella zona, e la moglie Dina Del Lungo, 83 anni, invalida. I carabinieri avrebbero arrestato un uomo di 45 anni, originario della Calabria, con l’accusa di omicidio volontario per la morte dei due anziani di Bagno a Ripoli (Firenze) il 5 dicembre nell’incendio della loro casa. Lo si apprende da fonti inquirenti. Secondo quanto riportato da Adnkronosl’indagato avrebbe picchiato a morte l’anziano e poi avrebbe strangolato la moglie. Ancora da chiarire l’eventuale movente.

Due anni fa la coppia aveva perso un figlio

I due anziani vivevano da soli con l’aiuto di una badante che però non era in casa quando sono scoppiate le fiamme. Il fuoco ha avvolto la donna, che, essendo invalida, non è riuscita a fuggire. Il marito ha cercato, invano di salvarla, finendo anche lui ucciso. La coppia era conosciuta nella piccola frazione di Bagno a Ripoli avendo gestito per anni una bottega.

Sul posto, oltre i vigili del fuoco e il 118 erano intervenuti anche il sindaco Francesco Casini, i carabinieri e la polizia municipale. La coppia viveva da sola visto che circa un anno fa il figlio era deceduto. La procura di Firenze il 6 dicembre aveva deciso di porre sotto sequestro la casa in cui si era sviluppato un incendio. Il rogo, in base ai primi accertamenti, sembrava provocato da un cortocircuito e non vi erano tracce che lasciavano ipotizzare una causa dolosa. Ma le successive indagini hanno portato ad un altra verità, con la svolta di questa mattina.

 

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