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Volano mutui e tassi di interesse sui prestiti: 9.200 euro in più per comprare un’auto a rate

Italia

Volano mutui e tassi di interesse sui prestiti: 9.200 euro in più per comprare un’auto a rate

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COSENZA – Quanti sono i mutui erogati dalle banche italiane? E a quanto ammonta il credito al consumo? Quante sono le famiglie indebitate? E come sono cambiate le rate dei vari tipi di finanziamento alla luce dell’aumento del costo del denaro dalla Banca centrale europea al 3,5% degli scorsi mesi? Lo spiega nella sua analisi la Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) che ha realizzato un dossier “mutui e credito al consumo: case, automobili ed elettrodomestici quanto costa comprare a rate col costo del denaro al 4%”.

Dopo la riunione della Bce di giovedì 15 giugno, che ha deliberato un nuovo aumento di un quarto di punto percentuale, portando il tasso base dal 3,75% al 4%. Con questo ennesimo rialzo del costo del denaro – spiega Fabi -, saranno inevitabili ulteriori innalzamenti dei tassi d’interesse su tutti i tipi di finanziamento. Le famiglie indebitate, in Italia, sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. Nel corso del 2022, i tassi di interesse sui prestiti sono notevolmente aumentati e nuovi incrementi sono inevitabili con il costo del denaro ulteriormente aumentato al 4 per cento.

Acquistare un’automobile da 25.000 interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 46.626 euro, con una differenza complessiva di 9.200 euro (+24,6%) rispetto ai tassi di fine 2021 o per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale passa da 942 euro a 1.074 euro, con una differenza complessiva di 132 euro (+28,1%) rispetto ai tassi di fine 2021.

Mutui: destinati a raddoppiare quelli a costo fisso

Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono destinate a raddoppiare nel corso del 2023, mentre per quelli a tasso variabile il “rimborso” mensile dovrebbe salire del 55-65%. Più nel dettaglio, per un mutuo a tasso fisso da 200.000 euro di 25 anni (il tasso medio applicato dalle banche potrebbe essere superiore al 6%), la rata mensile sarà di 1.304 euro; per un prestito da 100.000 euro, sempre di 25 anni, col tasso al 5,3%, la rata mensile sarà, invece, di 609 euro. Quanto ai vecchi mutui, invece, nessuna differenza per quelli a tasso fisso, mentre le rate di quelli a tasso variabile hanno subito aumenti fino al 70%.

Sul totale di 25,7 milioni di famiglie italiane, quelle che hanno un mutuo sono circa 3,5 milioni, su un totale di 6,8 milioni di cittadini indebitati anche con altre forme di finanziamento, come il credito al consumo e i prestiti personali. Tra credito al consumo e prestiti personali, le banche hanno erogato 251,2 miliardi di euro di prestiti ai cittadini, in linea con i valori di fine 2017, ma in rallentamento rispetto alla tendenza degli ultimi mesi, segno dell’incidenza negativa dell’aumento dei tassi d’interesse.

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