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Roma, scoppia il caso delle multe annullate ai Vip

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Roma, scoppia il caso delle multe annullate ai Vip

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ROMA – Un sistema consolidato e diffuso per cancellare le multe ai vip e ai privilegiati.

Lo scandalo ora rischia di travolgere l’intero Dipartimento delle Risorse economiche di Roma a cui fanno capo l’Ufficio Contravvenzioni e l’Ufficio Notifiche. Potrebbero salire a cinque gli indagati per lo scandalo delle multe cancellate a vip, raccomandati o personaggi vicini al mondo della politica. Alcuni destinatari delle contravvenzioni avrebbero anche “contraccambiato” la “gentilezza” con denaro o favori. Intanto la Procura di Roma si appresta a chiudere l’inchiesta che vede indagato il vigile urbano addetto alle Notifiche Manuali, Enrico Riccardi, ed altri due colleghi del suo ufficio che rischiano di finire iscritti nel registro degli indagati e per falso ideologico mediante soppressione di atti pubblici. I due dipendenti del Dipartimento delle Risorse Economiche di Roma Capitale, come gli altri in servizio negli uffici di via Ostiense, si sarebbero loro attivati per far sparire multe e archiviare ricorsi. In questo caso anche in favore di amici, parenti o di chi era disposto a fornire in cambio «altre utilità». Per la fine di gennaio si aprirà il processo a carico di Angelo Vitali, vicedirettore del dipartimento e funzionario della Polizia Roma Capitale, e Tiziana Diamanti, una dipendente, arrestati a maggio con l’accusa di aver fatto sparire migliaia di contravvenzioni ai vip. Intanto è emerso che per cancellare una grossa fetta di contravvenzioni Riccardi e i suoi due colleghi, avrebbero utilizzato copie di documenti intestati a persone invalide, del tutto ignare di quanto accadeva. Infine, vigili e dipendenti avrebbero organizzato anche «alcune operazioni illecite – come si legge in una informativa dei Carabinieri – finalizzate a propiziare l’annullamento di verbali per infrazioni al codice della strada mediante la presentazione di ricorsi che giustificano falsamente l’infrazione commessa con il trasporto di invalidi a bordo del mezzo sanzionato».

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