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Le cene non pagate di Talarico approdano a “Le Iene”

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Le cene non pagate di Talarico approdano a “Le Iene”

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LAMEZIA TERME – Quel conto da 130mila euro che pesa su un ristoratore di Lamezia, che ha ospitato nel suo locale, le cene “politiche” del presidente del Consiglio Regionale calabrese.

Calici, musica, balli, e cene abbondanti dal primo al dessert, compreso di vino e servizio parcheggio. Banchetti e feste da 130mila euro per le cene elettorali, pranzi, tavolate di duemila persone; e il conto non è mai stato saldato; tra l’altro a danno di un amico dello stesso Talarico, proprietario del ristorante “Samart Music Cafè” che avrebbe “gentilmente” atteso il pagamento invano, fino a quando gli è stato risposto: “non ci sono soldi”. Ieri del caso, si è occupata anche la trasmissione di Italia1, “Le Iene”. Pablo Trincia si è recato a Lamezia Terme per ascoltare il proprietario del locale creditore e il presidente del Consiglio regionale calabrese dell’Udc. L’imprenditore, molto amico di Talarico inizialmente, nonostante i primi mancati pagamenti, ha continuato ad organizzare eventi per il partito, ma poi avrebbe ricevuto solo poche migliaia di euro a fronte di una cifra ben diversa, ovvero circa 130mila euro. E allora la iena Trincia si è recata da Talarico, che in un primo momento ha tentato di “rimandare” l’intervista prendendo tempo ma poi ha risposto alle domande sottolineando di non aver intenzione di pagare nulla perchè “non devo nulla”. Per il presidente Talarico era probabilmente normale, un pò come per tutti i politici, che tutto fosse gratis. Lui invitava due mila persone, lui parlava dal palco, lui organizzava il tutto…ma alla fine, dopo aver mangiato, bevuto e “ballato” non ha voluto sborsare un euro per la sua campagna elettorale, che è quella delle regionali del 2010. Vino, caviale, musica e poi tanti debiti nei confronti dell’amico e titolare del locale, Salvatore Mazzei, che è dovuto ricorrere al Tribunale di Lamezia Terme, per avere quanto gli spetta. All’indirizzo di Talarico dunque, è arrivato un decreto ingiuntivo di 52mila euro, al quale ha prontamente risposto con l’opposizione. A rafforzare la tesi del ristoratore, sono stati addirittura due membri del suo stesso partito, l’Udc, intervistati dalla Iena Trincia, che hanno ammesso di essere stati a quei famosi banchetti: “C’era di tutto da mangiare, antipasto, primi, secondi, dolci….e alla fine c’era anche l’open bar….”. Alla domanda “chi li organizzava questi banchetti?” gli intervistati hanno risposto: “Il candidato dell’Udc, Talarico, che dava disposizioni alla sua segreteria”. E alla domanda “Chi le avrebbe dovute pagare queste cene faraoniche?” la risposta è sempre la stessa: “Talarico” perchè “qualsiasi cosa si fa all’interno del partito, non si fa senza l’assenso o il consenso di Talarico”. Ma lui, interpellato dalle Iene si è limitato a sostenere: “Io ero solo un invitato”. Insomma quei banchetti andati avanti dal 2010 al 2013, chi li dovrebbe pagare? La risposta di Talarico è: “Io no!”. La scena dunque è nota: tavolate immense dove i politici mangiano e si abbuffano…ma poi non vogliono pagare il conto a danno di chi…lavora. 

 

CLICCA QUI per visualizzare il servizio de “Le Iene”

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