Call center: Infocontact incrocia le braccia per difendere 1.700 ‘posti’

CATANZARO – Hanno lasciato le cuffie in postazione e sono scesi in piazza a protestare.

Non vogliono perdere il proprio lavoro per un misterioso buco di bilancio da 24 milioni di euro. Debiti maturati con l’Erario che aggiunti alle commesse revocate da clienti ‘faraonici’ come Wind mettono a rischio l’economia di 1.700 calabresi che qualora l’azienda dovesse fallire sarebbero licenziati in tronco. A meno che non vi sia un imprenditore pronto a rilevare l’azienda. Se si guarda oltre il Pollino, si scopre che gli 800 lavoratori Infocontact di Caserta e Benevento, privi di contatti a tempo indeterminato, sono stati licenziati in fretta e furia per far cessare le attività delle sedi campane. Il che fa tremare i dipendenti calabresi (1.067 a tempo indeterminato e 600 precari) che oggi sono scesi in piazza Prefettura a Catanzaro al fine di invitare il prefetto Cannizzaro a fare il punto sulla vertenza Infocontact. “Serve subito un compratore, – spiega il segretario generale della Uilcom comunicazione, Fabio Guerriero oggi in presidio a Catanzaro – ma anche una strategia industriale. Siamo in attesa di conoscere l’uno e l’altra. Domani andremo tutti al Tribunale di Lamezia Terme a sollecitare la presidente del Palazzo di Giustizia la quale deve, per legge, nominare un commissario, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, perchè l‘azienda ha presentato lo stato di insolvenza e va commissariata al più presto così da sbloccare le spettanze di natura economica.

Infocontact ha infatti erogato, sbagliando, lo stipendio di Marzo che doveva essere pagato solo dietro consenso del Tribunale. Fiscalmente l’azienda lo ha quindi fatto apparire come un’anticipazione sullo stipendio di Giugno dopo le contestazioni da parte del Tribunale che ne aveva negato l’autorizzazione. Quindi, in questo mese, di fatto, i lavoratori non hanno percepito lo stipendio. Noi abbiamo fatto un accordo sindacale affinchè venisse erogata l’anticipazione del mese di Luglio a fine Giugno. Ma rimane il disagio economico per i lavoratori. Lo stipendio di Marzo risulta come se fosse stato erogato a copertura del mese Giugno. Quindi a fine Giugno percepiranno zero perchè sono già stati pagati a Marzo. Allora verrà retribuito il 50% dello stipendio di Luglio come se fosse un anticipo. E il prossimo mese percepiranno la seconda parte del mese di Luglio. Non è facilmente comprensibile a livello matematico, ma ahinoi, è cosÏ. Se la vertenza non dovesse andare a buon fine invece del commissario straordinario verrà nominato un commissario fallimentare, l’azienda chiuderà i battenti e i lavoratori andranno tutti a casa. Senza stipendio. Se saremo rapidi ed efficienti è difficile che succederà”. Continua quindi la mobilitazione dei lavoratori Infocontact che annunciano di muovere nel fine settimana verso Roma, alla volta del Ministero dello Sviluppo Economico, per far sentire la propria voce. Questa volta, però, fuori dalle cuffie.