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Per pagare gli studi al figlio finisce nelle mani degli usurai, arrestati due cugini cosentini

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Per pagare gli studi al figlio finisce nelle mani degli usurai, arrestati due cugini cosentini

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stazione carabinieri Rende 1

Vittima un padre di famiglia che per pagare gli studi al proprio figli si era indebitato finendo nella morsa dell’usura. Due persone sono finite in manette per usura aggravata ed estorsione.

 

RENDE (CS) – I carabinieri di Rende hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Cosenza, su richiesta dal locale Ufficio di Procura, nei confronti di due cugini cosentini Citro Roberto 50enne e Citro Francesco 48enne, entrambi residenti in via Popilia; accusati dei reati di “usura aggravata dallo stato di bisogno” ed “estorsione”. L’indagine, condotta dai militari del Nucleo Operativo Radiomobile e della Stazione di Rende, è stata avviata lo scorso febbraio in seguito alla denuncia sporta dalla vittima, un 49enne cosentino che si era indebitato per poter pagare al figlio un corso di formazione professionale nel nord Italia.

Purtroppo, l’uomo non riuscendo ad affrontare le spese per il mantenimento della famiglia, si è rivolto a dei conoscenti che si sono offerti di prestargli la somma di 3.500 euro pattuendo l’incredibile tasso usuraio di 500 euro al mese. Una richiesta che non ha fatto altro che peggiorare la già grave situazione economica della vittima, alla quale veniva anche tolta l’autovettura come garanzia per il saldo del debito. Un uomo disperato, il 49enne che alla fine ha trovato la forza di rivolgersi al Comandante della Stazione Carabinieri di Rende che lo ha convinto a denunciare i fatti.

Immediatamente sono scattate le indagini che hanno permesso di riscontrare pienamente quanto denunciato dalla vittima e acquisire determinanti elementi di prova a carico di due cugini cosentini, entrambi colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli arrestati sono stati condotti presso il Carcere di Cosenza e nei prossimi giorni saranno chiamati all’interrogatorio di garanzia dinanzi al Gip Giusy Ferrucci.

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