Area Urbana
Rapinano un tabaccaio nel centro di Cosenza, arrestati dopo tre mesi
Due giovanissimi sono stati ritenuti responsabili della rapina compiuta da cinque persone a volto coperto.
COSENZA – Questa mattina, a conclusione di una serrata attività di indagine, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della Misura Cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due giovanissimi. Si tratta di M.P. diciannovenne e F.P. di anni 20, entrambi di Cosenza accusati di rapina pluriaggravata e porto abusivo di armi perché sorpresi in possesso di un coltello. I due sono ritenuti responsabili del furto avvenuto lo scorso 18 febbraio intorno alle 21.00 quando cinque persone con il volto travisato, uno dei quali armato di coltello, si sono presentati presso una rivendita di tabacchi del centro di Cosenza in via Monte San Michele. Gli ignoti malfattori sono così riusciti a farsi consegnare 200 euro in contanti, documenti oltre che merce varia, non prima però di avere strattonato e aggredito il titolare dell’esercizio commerciale, a cui uno dei rapinatori ha tagliato il giubbotto con il coltello. Nell’immediatezza del fatto la polizia era riuscita a fermare e ad arrestare uno degli autori della rapina, successivamente identificato per M.R. di anni 21, recuperando parte della refurtiva. A poche decine di metri dal luogo dove veniva intercettato e bloccato il giovane arrestato, gli agenti trovarono una maglia di tuta blu con chiusura a zip con all’interno arrotolata parte di calze da donna in nylon di colore nero.
La visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e gli accertamenti sui contatti e sulle frequentazioni dell’arrestato hanno permesso di rintracciare i due ragazzi i quali, sentiti da personale della Squadra Mobile, rendevano dichiarazioni palesemente contraddittorie. Prelevati campioni biologici dei due indagati si è estrapolato il DNA e lo si è confrontato con gli indumenti utilizzati dai rapinatori per nascondere le loro sembianze. Il dato emerso è per la Questura di Cosenza assolutamente inequivocabile in quanto attribuisce la paternità della felpa e della calza ai due giovani. Questo, unitamente agli altri elementi raccolti nel corso delle investigazioni, ha costituito a carico degli indagati un quadro indiziario grave ed univoco in ordine alla loro responsabilità per i reati perpetrati, per cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza ha richiesto ed ottenuto al Giudice per le Indagini Preliminari un provvedimento di applicazione di misura cautelare. Espletate le formalità di rito i due sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. Intanto continuano le indagini per individuare i restanti componenti del gruppetto di rapinatori.



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