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Il Covid spegne il capodanno a Cosenza. Controlli a tappeto contro le feste abusive

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Il Covid spegne il capodanno a Cosenza. Controlli a tappeto contro le feste abusive

Dopo le restrizioni del governo e la paura dilagante dei contagi un locale su tre non aprirà per fine anno

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controlli carabinieri e polizia via arabia cosenza 03

COSENZA – Capodanno 2022 sarà un’altra festa in piena pandemia, in Italia senza lockdown o coprifuoco ma con controlli e restrizioni. Il covid dilaga e l’impennata di contagi degli ultimi giorni e i tempi imposti dalla quarantena stanno avendo l’effetto di moltiplicare le disdette per i cenoni di Capodanno.

La chiusura delle discoteche e dei locali la notte di San Silvestro, decisione varata dal Governo per fronteggiare l’impennata di contagi, non fermerà però la voglia di divertirsi di molte persone, soprattutto i giovani. Ci sarà, per tale motivo, un aumento dei controlli dei veglioni abusivi, di case o ville affittate per festeggiare con musica la fine dell’anno. Per questo motivo il Viminale ha rafforzato i controlli tenendo sotto controllo in particolare le zone della movida dove è più alto il rischio assembramenti. In una circolare inviata ai prefetti di tutta Italia, il ministero dell’Interno invita le forze dell’ordine a controlli intensi e mirati nelle giornate festive e prefestive, in particolare nelle zone centrali delle città e in quelle dove insistono più locali.

Intanto cresce il malcontento nei ristoratori che pensavano di poter “festeggiare”  la fine di un anno lavorativo disastroso. Invece  un locale su tre non aprirà per fine anno. Secondo Confcommercio, già prima dell’entrata in vigore di queste ulteriori misure, per ristoratori e proprietari di locali notturni erano previste perdite oltre il 30% rispetto agli altri anni: una cifra enorme se si considera che, secondo il Silb-Fipe (sindacato italiano dei locali da ballo), in questo periodo, questi imprenditori incassano tra il 15% e il 50% del loro fatturato annuo.

Insomma niente feste in piazza, concerti cancellati e discoteche chiuse. Il Coronavirus spegne il Capodanno. Ma, nonostante il record dei contagi, che negli ultimi giorni sono stati il triplo rispetto a 12 mesi fa, l’Italia vive queste feste di fine anno con più libertà rispetto al 2020 quando tutto il Paese era in zona rossa e c’era il coprifuoco. Le misure saranno valide fino al 31 gennaio 2022 e riguardano pranzi, feste, mascherine, spostamenti e assembramenti.

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