Calabria
Contagi stabili ma ricoveri sempre più su. 6 i decessi, tasso di positivà al 33,79%
Sono +1.884 i nuovi positivi in Calabria a fronte di 5.576 tamponi processati e un tasso di positività al 33,75%. La Fiase apre alla 4a dose per over 60 e fragili
CATANZARO – Contagi stabili in Calabria con +1.884 nuovi positivi a fronte di 5.576 tamponi processati ma non si arrestano i ricoveri negli ospedali. Sono sei decessi registrati nelle ultime 24 ore (3 a Cosenza, 2 a Reggio Calabria e 1 a Catanzaro). In area medica oggi si registrano 11 nuovi ingressi con 301 pazienti ricoverati. Stabili le terapie intensive con 10 letti occupati. Sale a 311 il totale degli ospedalizzati nei nosocomi calabresi. Il tasso di positività risale al 33,75%.
I casi positivi sono così distribuiti: Reggio Calabria 159.932 (+687), Cosenza (+562), Catanzaro (+285), Crotone (+271), Vibo Valentia (+52). Altra Regione o Stato Estero 3.518 (+27). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 443693 (+1.884) rispetto a ieri. Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.
Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:
Catanzaro: CASI ATTIVI 6338 (76 in reparto, 5 in terapia intensiva, 6257 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 65428 (65096 guariti, 332 deceduti).
Cosenza: CASI ATTIVI 34660 (105 in reparto, 1 in terapia intensiva, 34554 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 87556 (86402 guariti, 1154 deceduti).
Crotone: CASI ATTIVI 1923 (20 in reparto, 0 in terapia intensiva, 1903 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 42683 (42445 guariti, 238 deceduti).
Reggio Calabria: CASI ATTIVI 11239 (79 in reparto, 3 in terapia intensiva, 11157 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 148693 (147894 guariti, 799 deceduti).
Vibo Valentia: CASI ATTIVI 1313 (20 in reparto, 0 in terapia intensiva, 1293 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 40342 (40166 guariti, 176 deceduti).
L’ASP di Catanzaro comunica: “OGGI 289 POSITIVI DI CUI 4 FUORI REGIONE E 2 GUARITI FUORI REGIONE”.
L’ASP di Cosenza comunica: “Nel setting fuori regione si registrano 23 nuovi casi a domicilio”.
L’ ASP di Reggio Calabria comunica 1 DECESSO DI GIORNO 10/07/2022.
Fiaso, pronti a riprendere campagna vaccinazioni per over 60
“L’apertura della somministrazione della quarta dose del vaccino anti Covid anche alle persone sopra i 60 anni ci aiuterà a tutelare i più fragili e a mettere in sicurezza gli ospedali”. Così il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore. “Le aziende sanitarie e ospedaliere – aggiunge – sono pronte a riprendere con vigore la campagna vaccinale per gli over 60 che rappresentano i soggetti più a rischio e a continuare con la somministrazione del booster ai fragili. A oggi, infatti, solo poco meno di un terzo dei soggetti estremamente vulnerabili ha ricevuto la quarta dose: una percentuale bassissima per chi, di fronte a varianti a elevata contagiosità, è ad alto rischio infezione e ospedalizzazione. La quasi totalità di ricoverati in terapia intensiva nei nostri ospedali sentinella, infatti, è composta da pazienti affetti da altre patologie”.
“Tra i soggetti a rischio, oltre ai fragili – prosegue Migliore – vanno aggiunti coloro che hanno più di 50 anni, senza storia di infezione o non vaccinati, o che non hanno fatto la terza dose o addirittura neanche la seconda, oppure hanno completato il ciclo da oltre sei mesi. Se nel 2021 erano circa 23 milioni gli italiani non vaccinati; nell’estate del 2022 la platea che accomuna non vaccinati e vaccinati con ultima dose da più di 6 mesi è fatta di 30 milioni di persone, di cui 16 milioni con più di 50 anni e quindi a maggiore rischio di complicanza. Nonostante il periodo più buio sia stato superato, è necessario sottolineare che oggi il nostro sistema sanitario è nuovamente esposto ad una significativa condizione di rischio, da un lato dovuta alla notevole circolazione virale, alla riduzione delle misure di prevenzione dei contagi, alla riconversione a no-Covid dei reparti e allo smantellamento delle strutture d’emergenza, ma anche e soprattutto alla elevatissima percentuale di soggetti a rischio. Bene dunque la somministrazione della quarta dose anche agli ultra 60enni”.



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