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Stress, per 7 calabresi su 10 causa comportamenti alimentari scorretti

Calabria

Stress, per 7 calabresi su 10 causa comportamenti alimentari scorretti

Una condizione che ha le carte in regola per diventare sempre più frequente in vite moderne, piene d’ansia e di tensioni

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COSENZA – Sono oltre sette su dieci i calabresi che di fronte allo stress, faticano a controllarsi nelle scelte alimentari subendo di conseguenza e in modo significativo gli effetti. Il 34% si concede “pasticci” di ogni genere, il 24% si sfoga aumentando abbondantemente la quantità di cibo ingerito, il 14%, all’opposto, reagisce con una perdita d’appetito mentre il 2% arriva ad assumere alcolici.

Una condizione che ha le carte in regola per diventare sempre più frequente in vite moderne quanto mai piene d’ansia e di tensioni. La rilevazione arriva dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Reale Mutua in collaborazione con Slow Food. Comportamenti alimentari come questi spesso non restano senza conseguenze e finiscono per incidere sullo stato generale di benessere, provocando:

– sensazioni di gonfiore (riferite dal 34% degli abitanti della Calabria),
– bruciore o acidità (22%),
– senso di nausea e pesantezza (18%).

Non c’è solo questo nel rapporto con la tavola in quanto i calabresi riconoscono l’importanza dell’alimentazione come fattore centrale per la salute e come forma di prevenzione. Per oltre uno su cinque (il 22%), prima ancora che un piacere o una necessità, è un modo di restare in forma, e quasi uno su due (46%) cerca con costanza di seguire una dieta di buona qualità anche tra gli impegni di lavoro o comunque quando si trova fuori casa, resistendo alle tentazioni della fretta o della pura gola.

Anche perché la maggior parte dei calabresi indica nel pranzo il pasto principale della giornata (86%), seguito dalla prima colazione (10%) e dalla cena (4%). Tra le problematiche a cui si dichiarano particolarmente sensibili e attenti attraverso l’alimentazione, il sovrappeso (54%), le malattie cardiovascolari (26%), il diabete (20%) e la ritenzione idrica (18%).

“L’alimentazione è una componente centrale nella gestione della salute, da accompagnare a uno stile di vita attivo e a controlli medici periodici – commenta Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand del Gruppo Reale – Riteniamo sia molto importante favorire una sempre maggiore diffusione di una cultura dell’alimentazione, fondata su conoscenze e informazioni che permettano di adottare comportamenti virtuosi e adeguati. Per questo, da anni collaboriamo con Slow Food con iniziative di sensibilizzazione ad alto impatto territoriale. Come Reale Mutua inoltre siamo da sempre vicini al tema salute con soluzioni assicurative d’avanguardia che ne permettono la cura e la tutela a costi contenuti, rivolte sia ai singoli sia alle imprese attraverso pacchetti di welfare”.

“Slow Food si impegna ogni giorno a diffondere i principi di un’alimentazione attenta, basata sulla conoscenza e il piacere del convivio – commenta Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia – Anche grazie al supporto di partner come Reale Mutua, diffondiamo un approccio diverso, che non considera il cibo come una commodity o semplice nutrimento per il corpo, e che resiste a un modello di sviluppo basato sul consumo e la velocità. Quello che proponiamo è un modo diverso di vivere, produrre e mangiare, in armonia con la terra, basato sul rispetto per il lavoro che c’è dietro i cibi di qualità e sulla cura della salute: la nostra e quella del pianeta perché sono, non solo strettamente interconnesse, ma addirittura la stessa cosa: un unico benessere (One Welfare) che riguarda tutto il vivente”.

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