Brogli alle elezioni comunali, chiesto processo per Castorina e altri indagati

REGGIO CALABRIA – Il gup di Reggio Calabria, Vincenzo Quaranta, ha fissato l’udienza preliminare per il 6 dicembre dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata nei confronti dei 36 imputati accusati, a vario titolo, di essere coinvolti nella vicenda dei presunti brogli alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Reggio Calabria del 2020.

Tra questi anche Antonino Castorina, ex capogruppo del Pd in Consiglio, figura intorno alla quale ruota la vicenda incentrata sul voto di un centinaio di anziani che in realtà non si erano mai recati al seggio, alcuni addirittura erano deceduti. Secondo l’accusa i brogli sarebbero stati possibili grazie alla duplicazione delle tessere elettorali che sarebbero state ritirate da Castorina e da persone a lui vicine, negli uffici comunali.

Castorina è ritenuto il “promotore, organizzatore e capo indiscusso” della presunta associazione per delinquere che avrebbe attuato i brogli con lo scopo di assicurarsi l’elezione in Consiglio e avrebbe dato le direttive su come operare per contraffare registri e schede elettorali. Inoltre gli vengono contestati vari episodi di corruzione che hanno riguardato presidenti di seggio anche loro imputati.