Amministrative Cosenza, ore decisive per il Pd

Guccione spinge per la candidatura a sindaco di Paolini, mentre Oliverio e il Partito della Nazione vogliono Presta.

COSENZA – Sono ore decisive per il Pd calabrese, che deve decidere come muoversi in vista delle elezioni amministrative di Cosenza. Al momento, il partito, o almeno una parte di esso, è spaccato, con Carlo Guccione e Mario Oliverio che ormai sono ai ferri corti. Il primo insiste sulla candidatura di Enzo Paolini (al momento in lizza per le primarie di marzo insieme ai più deboli Marco Ambrogio e Bianca Rende. Giacomo Mancini junior è in forse), sfidante di Mario Occhiuto alle elezioni del 2011, mentre Oliverio e il cosiddetto Partito della Nazione (che comprende anche Ncd (Gentile) e alcuni ex Forza Italia (come Ennio Morrone), creatosi a Cosenza in occasione della sfiducia del primo cittadino, spingono per la candidatura unica di Lucio Presta, pupillo di Matteo Renzi che proprio domani alle 11, presso la sede di Amo Cosenza a corso Mazzini, terrà una conferenza stampa per fornire nuovi aggiornamenti in merito alla sua candidatura a sindaco della città.

Presta si è rifiutato categoricamente di prendere parte alle primarie del Pd, forte delle rassicurazioni del suo amico premier. Rassicurazioni (e imposizioni) che non concedono scelte alternative al governatore Mario Oliverio e al segretario regionale Ernesto Magorno. Una situazione, questa, che mette Guccione all’angolo: o si adegua alla linea del partito, o la rottura sarà insanabile. Il consigliere regionale deve fare anche i conti con la posizione di Paolini, coinvolto in un’inchiesta della Dda di Catanzaro in merito ad alcune rivelazioni fatte dal collaboratore di giustizia Adolfo Foggetti che ha parlato di accordi fra la cosca “Rango-Zingari” e l’avvocato cosentino nella tornata elettorale del 2011, quella che poi perse proprio contro Occhiuto. Foggetti ha dichiarato ai giudici di essersi impegnato a favore dell’elezione di Paolini. Tutto ciò pone Guccione a un bivio: abbandonare Paolini e seguire le indicazioni del suo partito, o insistere nella sua battaglia. Una battaglia che, però, potrebbe portarlo ad una dannosa debacle personale.