Trasparenza e legalità, Barbanti: “la buona politica è responsabilità” (AUDIO)

La discussione è accesa negli ultimi giorni, tra chi spinge fortemente affinchè si controllino i ‘casellari giudiziali’ dei candidati alle prossime amministrative, anche se Rosy Bindi, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia ha sottolineato: “la Commissione non dà patenti di candidabilità a nessuno”.

COSENZA – “Sono le forze politiche che devono darsi codici etici e strumenti per selezionare la classe dirigente”; la pensa così Rosy Bindi, che ha annunciato l’impossibilità in tempi stretti di verificare i carichi pendenti di ogni singolo candidato alle amministrative in tutto il Paese. E’ innegabile però, l’importanza che ricoprono le prossime elezioni amministrative in Calabria perchè decideranno sul rinnovo di sindaci e consigli comunali in importanti centri in tutta la Regione.

Sebastiano Barbanti, deputato del Pd, ritiene che in primo luogo sia necessario “individuare i migliori candidati a sindaco e consiglieri comunali per ‘moralizzare’ la vita pubblica e per imprimere un’accelerazione verso quella democrazia dal basso che rimane un dato costitutivo dei progressisti in generale e del Partito Democratico in particolare”.

“Candidature ineccepibili – prosegue – e che diano certezza su quel rinnovamento della politica che, con tanto piglio ed energia, il governo nazionale presieduto da Matteo Renzi sta coerentemente perseguendo. Io penso che, in questo senso, la Calabria non può e non deve restare estranea da questa chiara direzione di marcia del cambiamento e del rinnovamento della politica, e che anche nella nostra Regione, vada confermata con coerenza e lealtà”.

Sebastiano Barbanti, deputato del Partito Democratico, ai microfoni di Rlb Radioattiva, ha sottolineato proprio l’esigenza di creare una coscienza di legalità e trasparenza e se anche non ci fosse il tempo di andare ad analizzare il ‘trascorso‘ giudiziario di ogni singolo candidato, non è detto che questo non debba avvenire per le prossime consultazioni.

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“I cittadini coinvolti nelle prossime consultazioni – spiega Barbanti – devono essere messi al corrente della chiara posta in gioco, che è il riscatto e il futuro del proprio territorio,e quindi dell’intera regione, rifuggendo a mio parere da inutili e anacronistiche guerre di ‘religione’ che risulterebbero incomprensibili ai più, generando confusione sulle responsabilità politiche, già ben individuate, o sul potere taumaturgico che alcuni ripongono in improbabili ‘viaggi della speranza’ romani”.