Cosenza
AVAM: “disponibile ambulanza per trasporto ad alto biocontenimento ma l’Asp ci ignora”
L’associazione A.V.A.M. onlus con sede legale a Mendicino, convenzionata con l’Asp di Cosenza per il supporto al 118 e il trasporto di pazienti dializzati, dispone di un’ambulanza attrezzata per il trasporto ad alto biocontenimento. Il mezzo però è fermo e l’Asp non risponde
MENDICINO (CS) – L’associazione ha scritto a mezzo pec sia all’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza che alla Regione Calabria per proporre l’utilizzo di questo speciale mezzo per l’emergenza sanitaria. A rendere nota la vicenda è il presidente Marsio Vena, che fa presente come il mezzo sia “provvisto di sistema integrato di sanificazione, a bordo è alloggiata una barella di biocontenimento che fino alla settimana scorsa era l’unica a disposizione in tutta la Calabria mentre da qualche giorno è stata comprata dal 118 di Vibo. Inoltre è dotata di sanificatori ad ozono per la decontaminazione degli ambienti e dei presidi”.
“Da oltre un mese la centrale operativa 118 di Cosenza è a conoscenza della presenza di questi presidi – spiegano dall’Associazione – e in queste settimane concitate, in cui negli ospedali si sta scatenando il panico per via di percorsi covid inesistenti il personale 118 continua a lamentare la mancanza di Dpi. Per questi motivi noi ci siamo affrettati ad inviare la nostra disponibilità a tutti gli enti competenti ma nessuno ha mai risposto nè preso in considerazione la nostra attrezzatura, che ovviamente potrebbe ridurre notevolmente il rischio di contagio”.
“Ad oggi abbiamo informato i dirigenti di tutti gli enti preposti Covid compresi gli ospedali di Cosenza e Rossano ma nessuno ha mai risposto e non sappiamo perché. Attrezzatura come quella descritta in ogni altra provincia viene acclamata ma chissà perché, a Cosenza, non interessa. Sappiamo che il commissario Zuccatelli ha accolto con molto interesse la nostra proposta ma ad oggi l’attrezzatura è chiusa in un magazzino. Come mai?”.
L’A.V.A.M. sottolinea inoltre come “i costi di un servizio di questo tipo non sono molto distanti da una comune postazione 118 nonostante un’ambulanza di biocontenimento abbia costi elevati; si pensi al ricambio del sistema di filtraggio (un filtr costa circa 40 euro, la barella ne monta 6 e vanno cambiati per ogni paziente). Il personale, il carburante, i costi assicurativi, decontaminazione e sanificazione, materiale di consumo… nonostante il costo elevato, il servizio da noi proposto costa meno della meà di una attuale postazione medicalizzata”.
“Va anche precisato che nella provincia di Cosenza nè il 118 nè gli ospedali sono forniti di tale attrezzatura. E i cittadini devono sapere che c’è qualcuno che gioca con le loro vite. La nostra è un associazione di volontariato, eppure abbiamo acquistato un’attrezzatura costosissima per fronteggiare l’emergenza Covid, quando avrebbero dovuto farlo Asp, Regione e Aziende ospedaliere. Ma ci siamo fatti carico del costo elevato per il bene dei nostri concittadini e questo sforzo a nulla è valso perché, chi di dovere ha lasciato tutto nel dimenticatoio ed ha ignorato l’utilizzo di questa attrezzatura continuando a mettere a rischio la vita di moltissimi operatori sanitari e moltissimi pazienti che per forza devono transitare nei corridoi degli ospedali, gli stessi corridoi dove magari un minuto prima è transitato un paziente infetto”.



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