Calabria
Fase2, l’ultima della Santelli: “vacanzieri in Calabria? L’unico rischio è ingrassare”
La presidente della regione Calabria Jole Santelli torna a far parlare di sé: “non chiediamo test sierologici”
CATANZARO – Qualche giorno fa la governatrice calabrese aveva fatto parlare di sè per le sue dichiarazioni sulla temperatura corporea superiore a 37,5 °C e sull’impedire l’accesso agli stabilimenti e, di conseguenza, a tutti i locali dell’indotto, per scongiurare qualsiasi possibilità di contagio da Coronavirus anche in estate. In un’intervista a Sky, Jole Santelli aveva affermato: “Tra gli indicatori c’è quello di misurare la febbre ad ogni persona che arriva in uno stabilimento balneare, ma possiamo misurare la febbre a 40 gradi all’ombra? Di cosa stiamo parlando? Con 40 gradi all’ombra chi non avrà 37 gradi di temperatura corporea? Questo è un esempio di quando si calano alcune cose astratte poi nella realtà concreta e sembrano una barzelletta”.
“Nella Calabria Covid 2 l’unico rischio è… ingrassare”
La presidente della Regione in una breve intervista a La Stampa è intervenuta sull’arrivo dei turisti dal nord al quale si sono opposte molte regioni italiane. “I vacanzieri qui? – ha dichiarato – l’unico rischio è di ingrassare. Vengano in Calabria per scoprire il nostro mare, le nostre montagne, i nostri borghi, in totale sicurezza. Noi non chiediamo test sierologici, anche perché né il governo né l’Istituto superiore di sanità indicano quali siano quelli validi”.
La forzista Santelli rivolgendosi ai potenziali turisti ha inteso spiegare: “abbiamo fatto 6 mila tamponi e sono risultati contagiati solo in cinque. Nella Calabria No Covid2 l’unico rischio che corrono i vacanzieri è di tornare a casa con qualche chilo di troppo” viste le prelibatezze e l’enogastronomia che offre il territorio. Va avanti dunque nel tenere aperta la regione e il suo pensiero è in disaccordo con quello del presidente della Regione Sardegna, Solinas, in lite in queste ultime ore con il sindaco di Milano, Sala accusandoli di stare “facendo propaganda”.
“Non si può morire di fame o di paura conclude la Santelli – e Solinas faccia come vuole, ma Sala dovrebbe controllare meglio quello che succede nella sua città perché tutti abbiamo visto gli assembramenti a Milano”.



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