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Strage sul lavoro, 10 morti in 2 giorni. Il Governo prepara nuove norme e pene severe

Calabria

Strage sul lavoro, 10 morti in 2 giorni. Il Governo prepara nuove norme e pene severe

Il Ministro del lavoro Orlando in Calabria “dobbiamo introdurre delle norme e lo faremo presto, già la prossima settimana”

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COSENZA – “Dobbiamo introdurre delle norme e lo faremo molto presto, credo già la prossima settimana, che anticipino un Piano di carattere più complessivo. Norme che individuino sanzioni più tempestive per imprese che non rispettano le regole, che facilitino la possibilità di raccogliere i dati per chi compie violazioni all’interno del frammentato tessuto economico delle imprese e poi potenziamento delle strutture di controllo che si articola su due livelli: potenziamento delle competenze e dell’organico dell’Ispettorato del lavoro, ma anche un monitoraggio sull’attività delle Aziende sanitarie”. Parole chiare e nette quelle del ministro del lavoro Andrea Orlando, in visita oggi in Calabria (dove ha visitato anche lo stabilimento della Hitachi RAIL), parlando degli ultimi drammatici incidenti sul lavoro. Sei vittime ieri, altre quattro oggi per un totale di 10 morti in 24 ore. I primi due decessi all’Humanitas di Milano: due operai di una ditta di trasporti specializzata deceduti dopo aver inalato dell’azoto. Poi la notizia del 72enne morto nel Torinese, l’operaio della Lavor Metal rimasto ucciso nel Padovano, l’autotrasportatore travolto a Capaci, l’imprenditore agricolo di 54 anni schiacciato dalla sua trebbiatrice in provincia di Pisa, l’operaio di 47 anni precipitato in un cantiere da un’impalcatura all’undicesimo piano a Roma, un addetto di una ditta esterna morto dopo essere stato investito da un mezzo pesante durante la fase di installazione di un cantiere sull’Autostrada e un agricoltore è morto in provincia di Bolzano.

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Orlando “in troppe Regioni non si fa manutenzione”

“In troppe Regioni da tempo non si fa manutenzione, non si investe sugli uffici competenti, non si danno indicazioni sui piani di intervento che riguardano i controlli legati alla sicurezza” ha aggiunto il ministro del Lavoro che ha poi specificato che al momento “un organismo unico non è, allo stato, ipotizzabile. Si tratta a mio avviso di potenziare le competenze dell’Ispettorato e contemporaneamente di verificare il funzionamento degli Uffici presso le Asl. Perché, nel corso degli anni, purtroppo, i diversi tagli che si sono succeduti, hanno portato ad una forte ridimensionamento degli organici”. Poi – ha aggiunto – bisogna lavorare anche sugli investimenti legati alla formazione; abbiamo molte risorse legate al Pnrr, dovremmo utilizzarle anche in questa direzione. Ed infine, abbiamo un importantissimo tema che riguarda il modo in cui, dall’esperienza del Covid, e quindi dalle commissioni che si sono determinate all’interno dei luoghi di lavoro per affrontare questa emergenza, possano nascere degli organismi che vigilino sul funzionamento delle misure di prevenzione”.

Draghi “i contorni di una strage”

Anche Il premier Mario Draghi, aprendo la conferenza stampa di presentazione della Nadef, dopo aver espresso “il più sentito cordoglio del governo, mio, per i morti sul lavoro che ieri e oggi hanno funestato la scena e l’ambiente psicologico ed economico del Paese” ha detto, leggendo i nomi delle vittime, che quella a cui si assiste “assume sempre di più i contorni di una strage che continua ogni giorno. C’è l’esigenza di prendere provvedimenti immediatamente, entro la settimana prossima. E poi affronteremo i nodi irrisolti”, ha spiegato parlando della sicurezza nei luoghi di lavoro. Pene più severe e immediate, collaborazione all’interno dell’azienda per individuare precocemente le debolezze in tema di sicurezza lavoro”, ha detto ancora il presidente del Consiglio, dopo aver citato le parole del presidente di Confindustria Carlo Bonomi perché “chi è sul campo avverta immediatamente se ci sono debolezze”.

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