COSENZA – Dopo l’interrogatorio ieri di Tiziana Mirabelli, 47 anni, accusata dell’omicidio del suo vicino di casa, stamattina nella palazzina al civico n.7 di Via Montegrappa sono tornati i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche per un nuovo sopralluogo. Un’attività probabilmente legata agli elementi emersi nelle ultime ore da parte della stessa autrice del delitto e dei familiari della vittima.
Ieri Tiziana Mirabelli, oltre ad aver ribadito di aver agito e ucciso il 76enne con numerose coltellate a seguito di un tentativo di stupro, ha parlato di una sorta di controllo che la vittima voleva esercitare su di lei. Davanti al gip Alfredo Cosenza, la Mirabelli avrebbe racconatto anche della presenza di microspie installate dal pensionato nella sua abitazione. Dispositivi che lei avrebbe trovato e nascosto in una borsa. Ancora avrebbe raccontato al Gip di numerosi messaggi ossessivi che Gioffrè le mandava, nei quali le intimava di non vedere, incontrare o invitare nessuno.
La 47enne ha poi ribadito di essere stata avvicinata dall’uomo, il giorno del delitto, e di un approccio sessuale sotto la minaccia di un coltello. Lei nel tentativo di disarmarlo si sarebbe anche procurata delle ferite alla mano. Dopo una colluttazione, sempre secondo quanto raccontato dalla Mirabelli, è riuscita ad impugnare il coltello e a colpire il vicino con numerosi fendenti. Oggi intanto sarà eseguito l’esame autoptico sul cadavere di Gioffrè che chiarirà ogni dubbio sul decesso. L’avvocato Cristiano ha chiesto che vengano acquisite le foto delle ferite scattate dal consulente della Procura di Cosenza e il contenuto della messagistica presente nello smartphone in uso alla donna a seguito delle minacce che avrebbe ricevuto tramite sms.
Tiziana Mirabelli, lo ricordiamo, al momento è accusata di omicidio, senza alcuna aggravante, ed è rinchiusa nel carcere di Castrovillari. Nelle prossime ore il Gip dovrebbe decidere sulla sua posizione. Intanto proseguono le indagini su quanto emerso nelle ultime ore, anche relativamente ai familiari di Gioffrè che denunciano la sparizione di denaro dalla cassaforte.