Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Goletta Verde di Legambiente: in Calabria il mare e’ inquinato

Archivio Storico News

Goletta Verde di Legambiente: in Calabria il mare e’ inquinato

Pubblicato

il

624a8baeec37fb5ef4fca91463943ae1

CATANZARO – In 17 casi sui 24 punti monitorati lungo la costa calabrese, il 70% sul totale, le analisi hanno evidenziato una carica batterica piu’ alta di quella consentita dalla legge.

Per quattordici di questi punti il giudizio e’ di “fortemente inquinato”. La situazione piu’ critica e’ quella registrata nelle province di Crotone e Vibo Valentia, dove tutti i campionamenti sono risultati con valori di batteri oltre i limiti consentiti dalla legge. E’ una fotografia a tinte fosche quella scattata dall’imbarcazione ambientalista di Legambiente che ancora una volta testimonia l’urgenza di affrontare la sfida della depurazione per tutelare l’ambiente e le risorse marine calabresi. Legambiente denuncia da anni inascoltata questa situazione, anche attraverso puntuali dossier con dati e proposte. Per questo oggi lancia un appello alla Regione e ai sindaci, sia dei comuni costieri che dell’entroterra, affinche’ si mettano finalmente in moto le procedure per adeguare il sistema depurativo alla normativa europea, visto che i fondi a disposizione ci sono ma ancora non sono stati fatti interventi risolutivi. E’ questa la fotografia scattata da Goletta Verde, la celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati che ha fatto tappa in Calabria in questi giorni per verificare lo stato di salute del mare. Secondo l’indagine, la Calabria e’ la penultima regione italiana con appena il 49,9% di popolazione servita da un servizio di depurazione efficiente. “L’obiettivo del monitoraggio di Goletta Verde e’ quello di individuare i punti critici di una regione, anche analizzando il carico batterico che arriva in mare dalle foci dei fiumi – commenta Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente – per portare a galla i problemi della depurazione. E’, in ogni caso, bene ribadire che Legambiente effettua un’istantanea che non vuole sostituirsi ai monitoraggi ufficiali, ma sottolineare le criticita’ di alcune zone e spronare le amministrazioni locali ad un approfondimento per individuarne le cause e risolvere il problema. I risultati della Calabria ci danno un chiaro segnale di una crisi depurativa che colpisce tutte le provincie, cosa che purtroppo non ci sorprende. Lo abbiamo ripetuto piu’ volte – continua Zampetti – la depurazione dei reflui, dai comuni dell’entroterra a quelli costieri, deve diventare una priorita’ nell’agenda dell’amministrazione regionale”.

del dettaglio sono risultati da “bollino rosso” i campionamenti a Reggio Calabria (due prelievi, uno in corrispondenza dello scarico al Lido Comunale, Lungomare Falcomata’, e l’altro nei pressi della foce del torrente Menga, in localita’ Sabbie bianche); a Villa San Giovanni (nei pressi della scogliera presso scarico su Lungomare Cenide); a Gioia Tauro (spiaggia alla foce del Fiume Petrace in localita’ Marina); a San Ferdinando (nei pressi della foce del fiume Mesima). “Inquinato”, invece, il prelievo effettuato nei pressi della scogliera in prossimita’ della foce fiumara San Vincenzo a Motta San Giovanni, in localita’ Lazzaro. Entro i limiti, infine, sia l’altro prelievo nella citta’ di Reggio Calabria (localita’ Bocale, nei pressi della spiaggia di fronte alla chiesa di Bocale) che alla spiaggia di Bagnara Calabra (presso la spiaggia in localita’ Marinella, Cacili’). Dei quattro campioni monitorati in provincia di Cosenza tre sono risultati “fortemente inquinati”. Si tratta dei prelievi effettuati a Paola (spiaggia alla foce del fiume San Francesco, al lungomare San Francesco da Paola); a Bonifati (spiaggia alla foce del fiume Parise); a Villapiana (localita’ Lido, sulla spiaggia nei pressi del canale). Entro i limiti, invece, le analisi a Diamante (in prossimita’ della spiaggia in localita’ Torricella). Tutti entro i limiti di legge i quattro campionamenti effettuati in provincia di Catanzaro e precisamente a Guardavalle (nei pressi della spiaggia di Marina); a Gizzeria (spiaggia fronte localita’ Laghi La Vota); a Montepaone (nei pressi del Lido dei finanzieri) e a Simeri Crichi (nei pressi della spiaggia alla foce del torrente Simeri). “La Calabria e’ una regione di straordinaria bellezza ma che non ha ancora intrapreso con convinzione la strada della qualita’ e della tutela dell’ambiente e del mare – dichiara Maria Caterina Gattuso, segreteria di Legambiente Calabria. E’ necessario uno scatto di orgoglio, soprattutto da parte delle Istituzioni, a partire dai comuni che devono impegnarsi a mettere a regime la gestione e la manutenzione dei depuratori, intervenendo anche sugli scarichi abusivi. Non e’ possibile, infatti, continuare a fare affidamento sulle seppur notevoli capacita’ di autodepurazione del nostro mare”. 

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA