Area Urbana
Lettera di un paziente dell’Annunziata ricoverato nella stessa stanza dopo due anni
L’uomo denuncia come nonostante sia trascorso diverso tempo i disagi siano identici
COSENZA – “Per puro caso – scrive un paziente dell’Annunziata – dopo un ricovero avvenuto due anni fa presso il Reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Cosenza capito nella stessa camera. Devo solo impiantare il defibrillatore, nulla di grave, ma noto un particolare assurdo. Due anni fa la tenda, che funge anche da tapparella, era rotta. Oggi con mio enorme stupore (si fa per dire) è nelle stesse condizioni. Anzi il mio vicino di letto, per evitare i raggi del sole in viso, ha messo delle tendine molto carine. Posso poi affermare che per quanto riguarda le pietanze che vengono servite ai degenti abbiamo delle prelibatezze uniche. Sicuramente in cucina ci deve essere un cuoco stellato che a confronto Cannavacciuolo e Cracco possono solo lavare i piatti.
Il minestrone è una rarità : verdure ancora congelate e pasta scottissima. Sfido chiunque a riuscire in un’impresa del genere. La pasta al sugo è talmente scotta che sembra già masticata da qualcun altro. Per i secondi lascio alla vostra fantasia. Mi hanno servito una polpetta dove, essendo buono, il 90% era pane e il restante 10% non si sa di quale carne si trattasse. Non mi resta che dire viva l’Italia in gran ripresa economica e finanziaria, ma qui in quale Italia viviamo? Renzi che farfuglia in fiorentino dove vive, forse in un treno? Secondo me le vibrazioni del treno gli hanno shakerato il cervello. Cervello, si fa per dire, chiedendo scusa a tutti quelli che ne fanno uso”.



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