Cosenza, fallimento Valle Crati: in cassa oltre 2milioni ma gli ex dipendenti attendono ancora crediti da 14 anni

Gli ex dipendenti chiedono di capire perché non possono percepire i crediti vantati mentre la curatrice fallimentare replica che queste procedure non possono essere divulgate

COSENZA – Sono quasi 450 i lavoratori che dopo il fallimento della Valle Crati, azienda partecipata a cui era affidata la gestione dei rifiuti, attendono ancora il trattamento di fine rapporto dopo 14 anni.

“Noi ex dipendenti, infatti, aspettiamo ancora di ricevere la totalità dei nostri crediti. Una vicenda assurda che grava, come al solito, sulle spalle di lavoratori e lavoratrici. Siamo persone oneste e le somme che avanziamo sono frutto del nostro lavoro e del nostro sudore”, ci spiegano i lavoratori.

“Qualche giorno fa un nostro collega ha giustamente fatto pubblicamente presente che nelle casse della Vallecrati ci sono circa 2.500.000 euro e che, quindi, non c’è nessuna ragione che ostacoli il saldo in nostro favore. A seguito di ciò, la curatrice fallimentare, responsabile di questa situazione a dir poco paradossale, ha avuto come unica preoccupazione quella di comunicare informalmente a noi operai il proprio stupore e indignazione per le sollecitazioni pubbliche ricevute. La stessa in maniera arrogante ha ribadito che tempi e modi degli accrediti saranno frutto di sue decisoni, come e quando lei vorrà.

Questa situazione che si trascina da anni ha stancato. Poniamo per l’ennesima volta interrogativi molto semplici: se c’è la disponibilità economica per quale motivo ancora non si è risolta la questione? La curatrice fallimentare perché non chiarisce lo stato dell’arte ed eventuali problematiche? Per quale motivo si continuano ad umiliare lavoratori e lavoratrici?
Noi e le nostre famiglie attendiamo risposte. Pretendiamo che si chiuda definitivamente questa pagina nera della nostra città”.

La curatrice fallimentare Puteri: “i lavoratori studino la legge fallimentare”

Abbiamo contattato telefonicamente la curatrice fallimentare della Valle Crati Spa Cosenza, Chiara Puteri, che ha riferito che “i lavoratori sono ignoranti e dovrebbero studiare la legge fallimentare. Abbiamo inviato una pec che dovrebbero leggere, tramite i loro legali”. La Puteri ritiene che questa sia una questione che sta venendo “sfruttata dai dipendenti ai fini politici. Io non faccio politica, sono una professionista che applica una legge”.

Eppure i lavoratori chiedono solo sapere quando riceveranno gli ultimi crediti che vantano oramai da anni. “Io avevo indicato una data possibile per il pagamento che tra l’altro non è passata, non capisco il motivo di queste polemiche e a cosa sono strumentali” – chiosa. “Le questioni di procedure fallimentari non  possono essere divulgate, ci sono delle procedure agli atti che richiedono autorizzazioni. Io non posso andare a riferire in giro le motivazioni sul perché bisogna attendere questi pagamenti”.

Eppure, dovrebbe essere proprio la curatrice fallimentare a fare gli interessi dei lavoratori che chiedono, com’è giusto che sia, di sapere semplicemente quando potranno vedere finalmente i soldi che gli spettano.

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