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Il Ciclone Mediterraneo provoca morti e dispersi. Danni anche nel cosentino, domenica altre piogge
COSENZA – Il ciclone Mediterraneo che da due giorni tiene sotto assedio mezza Italia non sembra dare tregua, accanendosi in particolare sull’Emilia-Romagna dove la situazione è drammatica. Difficoltà anche sul basso Tirreno con vere e proprie bombe d’acqua in provincia di Cosenza.
Danni, devastazione, allagamenti e purtroppo anche vittime e dispersi in Emilia-Romagna dove ci sono oltre 5mila sfollati. La regione è in ginocchio con almeno 14 tra torrenti e corsi d’acqua esondati e molti comuni isolati perché irraggiungibili. Sono al momento sette le vittime accertate: 3 in provincia di Forlì, 4 in provincia di Cesena mentre sarebbero 5 i dispersi.
I soccorsi sono resi complicati non solo dalle condizioni meteo (continua a piovere) ma anche dal fatto che molte persone si sono rifugiate sui tetti delle abitazioni visto che i piani bassi sono completamente allagati. Anche a Bologna alcuni canali sono esondati. Compromessa la viabilità, con molte strade allagate.
Gli spostamenti sono difficili se non con mezzi attrezzati. Ci sono problemi anche sulle strade di grande comunicazione mentre la circolazione ferroviaria resta sospesa tra Bologna, Ferrara e Rimini, tra Ravenna e Faenza e in generale lungo la tratta Adriatica. I treni sono stati deviati sulla tirrenica.
Ciclone Mediterraneo: danni sull’alto Tirreno Cosentino
Anche la nostra regione, in particolare il versante tirrenico della provincia di Cosenza, da ieri sta facendo la conta dei danni provocati dal Ciclone Mediterraneo che continua a mantenere una situazione di instabilità diffusa. Nubifragi, allagamenti, smottamenti e fango vengono registrati in diversi comuni dell’alto Tirreno Cosentino: da Tortora a Belvedere, da Fuscaldo fino a San Lucido.
La situazione più complicata è a Fuscaldo. Frane e smottamenti insistono su varie zone, mentre si è verificata l’esondazione del torrente Mercaudo e del torrente Maddalena. Un fatto straordinario, che ben evidenzia l’entità e la corposità delle piogge cadute, nelle ultime ore, sul nostro comprensorio. Sulla strada statale 19 “Delle Calabrie” nel territorio di Marzi in nottata si è verificata una frana. La circolazione è stata bloccata in entrambe le direzioni.
Avremo ancora 12 ore di forti precipitazioni, poi la tregua: la morsa di maltempo che ha duramente colpito l’Alto Adriatico, Romagna in primis, e il basso Tirreno, si allenterà solo tra poche ore, dopo aver scaricato altre piogge. Nel fine settimana l’approfondimento e la risalita di un minimo di bassa pressione dal nord Africa verso le nostre regioni meridionali porterà altre piogge.
Altri 10 giorni di tempo instabile
La primavera? Ancora lontana, visto che ci aspettano almeno 10 giorni di tempo instabile e non caldo. Tutto il contrario dello scorso anno, che aveva registrato un maggio secco e bollente. Domani è previsto un timido miglioramento con una fase interciclonica, cioè tra due cicloni.
+Il ciclone tunisino responsabile della devastazione di questi giorni si sarà allontanato verso i Balcani, mentre un nuovo ciclone algerino proverà a seguire le orme del compagno maghrebino.
In pratica dal weekend non sarà impossibile ritrovare una fedele replica di ciò che sta accadendo ora, con la risalita dal Nord Africa di un nuovo vortice tempestoso. In Calabria altre piogge arriveranno tra sabato e domenica mentre la prossima settimana rimarrà ancora instabile e perturbata




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