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Violenza di genere on line, prende il via la campagna ‘Lo hai mai fatto?’

Italia

Violenza di genere on line, prende il via la campagna ‘Lo hai mai fatto?’

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Lo hai mai fatto campagna

ROMA – Parte la campagna di sensibilizzazione “Lo hai mai fatto?” contro la violenza di genere on-line tra adolescenti, ideata e realizzata dalle ragazze e dai ragazzi del Movimento Giovani per Save the Children e lanciata in vista della Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete (Safer Internet Day 2023) che ricorre il prossimo 7 febbraio.

Per i promotori questa campagna vuole essere un’azione concreta di sensibilizzazione e coinvolgimento attivo tra coetanei ed è nata dalla partecipazione delle ragazze e dei ragazzi dei gruppi SottoSopra di Venezia e Reggio Calabria del Movimento al progetto europeo Date (Developing Approaches and Tools to End Online Teen Dating Violence) nel 2021 e 2022, finanziato dalla UE nell’ambito del programma Rights Equality and Citizenship, e realizzato in Italia in collaborazione con il Centro Studi Erickson.

Secondo un questionario on line promosso proprio dal Movimento Giovani, che ha coinvolto quasi 1.000 ragazzi e ragazze (902) tra i 14 e i 25 anni in Italia, sebbene la gran parte dei partecipanti associ i rapporti di coppia a valori come comprensione, sincerità, complicità, rispetto e fiducia, il 42,2% del totale riferisce di avere avuto un’amica/o che ha vissuto una qualche forma di violenza on-line nella relazione, soprattutto rispetto alla sfera del controllo personale.

Tra i comportamenti ritenuti più frequenti ci sono la creazione di un profilo social fake per controllare il/la partner (73,4%), le telefonate/invio di messaggi insistenti per sapere dove si trova e con chi è (62,5%), il controllo degli spostamenti e delle persone con cui si trova (57%), l’impedire al/alla partner di accettare delle persone tra le amicizie sui social (56,2%), ma anche il fare pressioni affinché il/la partner invii sue foto sessualmente esplicite (55,1%) o minacciare la diffusione di informazioni, foto o video imbarazzanti (40,6%).

Più di 7 ragazzi su 10 si rivolgerebbero ad amici/e se fossero vittime di violenza on-line, mentre la fiducia nei confronti dei genitori o di fratelli e sorelle si attesta rispettivamente al 33% e al 30%. Se è comunque consistente anche la volontà di rivolgersi alle lforze di polizia (25,5%), sono invece pochi gli intervistati che si rivolgerebbero ad un insegnante (7,6%).

 

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