Archivio Storico News
Diciannovenne muore fulminato dopo aver toccato un lampione, condannati tecnici comunali
SAN PIETRO IN GUARANO – L’episodio è avvenuto nel corso dei festeggiamenti del santo patrono di San Pietro in Guarano.
Antonio Ventura, un adolescente del posto appena diciannovenne, era nel piazzale antistante la chiesa madre del paese quella triste sera del 20 Giugno 2011. Le luminarie per festeggiare San Pietro Apostolo erano già state istallate e collegate ai lampioni tra cavi aggrovigliati e lampade con accensioni talmente fatiscenti da surriscaldarsi in pochissimo tempo. Il ragazzo stava chiacchierando allegramente con gli amici. Poi la scossa. E la morte immediata davanti agli occhi dei coetanei sbigottiti. Antonio si era solo poggiato al lampione ed in un attimo la sua vita è stata spezzata da una scarica di corrente ad alta tensione a 190 volt. Stroncata dall’incuria di chi, nel controllare i collegamenti elettrici, non si è preoccupato di isolare l’impianto e metterlo in sicurezza. Gli imputati sono stati infatti accusati di non aver affatto vigilato sull’attività degli operai consentendo che il palo in ghisa diventasse un’arma letale per chiunque lo avesse sfiorato. Ieri il Tribunale di Cosenza ha emesso sentenza di condanna per l’architetto Alfonso Quintieri responsabile dell’ufficio tecnico comunale e Benedetto Passavanti coordinatore della squadra di manutenzione degli impianti pubblici municipali. I due dovrebbero scontare, rispettivamente un anno il primo ed otto mesi di reclusione il secondo. Pena sospesa per entrambi cui legali hanno già annunciato di voler ricorrere in appello. I due tecnici sono stati inoltre condannati al pagamento delle spese legali, circa 15mila euro, ed al risarcimento della famiglia Ventura (20mila euro a testa per i genitori e 15mila euro per ognuno dei quattro fratelli).



Social