COSENZA – Caldo africano, ci risiamo! Archiviati i (pochi) giorni di clima leggermente più fresco per effetto delle correnti settentrionali, nei quali si è rivista anche la pioggia, ecco tornare all’assalto del Mediterraneo l’anticiclone sub-tropicale con il suo carico di aria rovente, umidità e afa insopportabile. Parliamo di una configurazione che purtroppo conosciamo bene, visto che per due settimane questo clima torrido e afoso ha attanagliato la Calabria e l’estremo Sud Italico, rendendo le giornate infuocate.
Ora, archiviata questa breve parentesi dal clima più accettabile, a partire dal prossimo week-end, ma in particolare dai primi giorni della prossima settimana, il promontorio anticiclonico, che al momento trova i suoi massimi sulla Spagna, dove si registrano temperature vicine ai 45 gradi, tenderà a rinforzarsi sposandosi più a Est e coinvolgendo anche l’Italia che sarà investita da aria rovente in arrivo dall’entroterra algerino.
Ultime ore di instabilità e rovesci. Caldo africano intenso
Per le prossime ore insisterà in quota un flusso da nord-ovest che permetterà ancora di avere temperature sopportabili, senza afa opprimente, che favoriranno anche una maggiore nuvolosità con episodi di instabilità. In Calabria si registra qualche temporale a ridosso dei rilievi con associati forti rovesci in sconfinamento sui versanti jonici del catanzarese. A partire da domani cielo sereno o poco nuvoloso ovunque, con temperature che inizieranno lentamente a salire.
Ma sarà a partire da sabato e ancora di più da domenica, che inizieremo ad avvertire le prime avvisaglie dell’ondata di caldo africano, con le temperature massime che saliranno anche fino a 37/38 nelle zone interne. La settimana che ci porterà ai primi giorni di agosto saranno dominate dall’anticiclone africano con una fase ancora più calda: giornate roventi e afose tra mercoledì e giovedì, con temperature nuovamente vicine ai 40 gradi e il ritorno delle notte tropicali. Solo intorno al 3 e 4 di Agosto l’anticiclone africano potrebbe subire un cedimento, lasciando il posto ad infiltrazioni d’aria fresca da Nord.