Cdm a Cutro, Meloni dichiara guerra agli scafisti: «pene anche fino a 30 anni di reclusione»

CUTRO (KR) – “Il Consiglio dei ministri è stato celebrato qui perché all’indomani della tragedia volevamo dare un segnale simbolico e concreto”. Lo ha detto la premier Meloni arrivata questo pomeriggio a Cutro per il Consiglio dei Ministri tenutosi dopo la tragedia di migranti avvenuta il 26 febbraio a Steccato di Cutro. “Simbolico perché è la prima volta che un consiglio si è celebrato sul luogo della tragedia.

“Non potevamo rispondere alla strage senza dare un segnale concreto, perché noi siamo il governo, il nostro compito è trovare soluzioni ai problemi. Penso che il modo migliore per onorare le vittime è fare quel che si può fare affinché non si vadano a ripetere tragedie come queste”. Siamo il via libera ad un “dl che affronta la materia per ribadire che siamo determinati a sconfiggere la tratta di essere umani, trafficanti di vite umane che sono i responsabili di questa tragedia. La nostra risposta è maggiore fermezza“,

Una targa è stata posta all’ingresso del Comune in memoria delle vittime. “Volevamo dare un segnale di vicinanza alle popolazioni colpite dai flussi migratori . Un segno tangibile tramite atti concreti. Siamo determinati a sconfiggere la tratta umana degli scafisti. Combattiamo la schiavitù del terzo millennio. Abbiamo voluto apporre all’ingresso del Comune una targa in memoria delle vittime perché il ricordo non sia semplicemente un fatto transitorio”, ha inoltre sottolineato Meloni.

“La nostra linea in termine di immigrazione è combattere questi criminali, che si sono fatti pagare fino a novemila euro per mettere queste persone su una barca. Pene e reati legati alla tratta di essere umani saranno aumentate ed è stato inserito un nuovo reato relativo alla morte di una persona a seguito di tratta, con una pena fino a trent’anni di reclusione“.

“Perchè oggi non è andata dai familiari delle vittime?”. La domanda è stata rivolta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni poco prima che lasciasse la sede del Comune di Cutro proseguendo così il confronto acceso tra alcuni giornalisti e la premier che ha costellato la conferenza stampa. “Oggi ho finito adesso…” è stata la replica di Meloni che ha aggiunto: “dopodichè io… ci vado volentieri”. “Ma doveva essere la prima tappa”, le controbatte una cronista.

“Ue ha speso 6 miliardi per gli accordi con la Turchia”

“In passato credo che sia mancata soprattutto la volontà politica di fermare il traffico, me ne sono abbastanza resa conto anche al consiglio europeo, quando la volta scorsa mi sono resa conto che il tema del traffico, come lo conosciamo noi, non era mai stato posto”. Lo ha detto il conferenza stampa a Cutro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Cedo che in passato sia stato diverso l’approccio o il racconto”

“L’Ue ha speso 6 miliardi di euro per gli accordi con la Turchia, penso che se investissimo 6 miliardi di euro in Tunisia, probabilmente non avremmo le migliaia di persone che vengono dalla Tunisia”, ha proseguito ancora la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Credo che l’Italia debba ancora porre la questione con continuità, perché siamo quelli che principalmente sono chiamati a risolvere questa questione e più di tutti gli altri devono porre la questione”.

Salvini: “Chi dice che Italia è razzista è in malafede”

“Chi parla di Italia come paese razzista o è ignorante o in malafede”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, durante la conferenza stampa dopo il cdm a Cutri, sottolineando che l’Italia “è un paese accogliente, generoso che ha conosciuto le emigrazioni”.

VIDEO E FOTO

Terminato il Consiglio dei Ministri, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, salutano Cutro

Foto e video di Francesco Greco