LONGOBUCCO (CS) – Le risposte non sono arrivate; allora si passa all’azione. Sono stanchi di aspettare i cittadini di Longobucco, che hanno deciso di occupare la sala consiliare del comune silano. Una protesta, simbolica, ma pacifica che arriva a più di un mese dal crollo del ponte sul Trionto, che ha praticamente isolato Longobucco.
I cittadini chiedono risposte concrete e l’immediata convocazione di un tavolo tecnico per capire quali sono i margini di intervento e le tempistiche. Ripristinare la Sila Mare è un’esigenza poiché la vecchia 177 non offre garanzie adeguate. E la situazione peggiora con il maltempo: “Ieri ci sono state cadute di massi – ha detto il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo – e la fortuna che abbiamo avuto è che non transitasse alcun mezzo”.
L’occupazione della sala consiliare rischia però di essere solo una prima azione di protesta. Qualora non dovessero arrivare risposte, si proseguirà ad oltranza. “Eventualmente – ha concluso il sindaco – occuperemo la SS 106“




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