Italia
L'indagine della Simeu
Pronto Soccorso: carenze di personale, aumento dei codici rosa e delle emergenze psichiatriche
Secondo l’indagine Simeu, a gennaio 2026 il 69% dei Pronto Soccorso avrà meno del 75% dell’organico previsto. La violenza sulle donne non accenna a diminuire con un aumento dei codici rossi. In crescita anche gli interventi psichiatrici, anche per adolescenti
ROMA – A partire da gennaio 2026, un Pronto Soccorso su quattro in Italia (26%) rischia di avere meno della metà dell’organico medico previsto, mentre il 39% avrà tra il 50% e il 75% del personale necessario. E ancora, il 4% delle strutture avrà copertura inferiore al 25%. Solo il 31% delle strutture supererà il 75% dell’organico, con il 100% raggiunto molto raramente.
L’indagine è stata condotta dalla Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza (Simeu) in occasione dell’Accademia dei direttori Simeu 2025, su un campione di 50 Pronto Soccorso, corrispondenti al 12% del totale nazionale e oltre 2,3 milioni di accessi nel 2024.
Alessandro Riccardi, Presidente nazionale Simeu, sottolinea: “I dati evidenziano come il 69% dei Pronto Soccorso preveda per gennaio prossimo una copertura organica inferiore al 75%, con circa il 30% inferiore addirittura al 50%. La crisi del personale medico continua a rappresentare un elemento fortemente critico nel sistema dell’emergenza urgenza”.
Pronto soccorso e Codici rosa: violenza sulle donne non accenna a diminuire
L’indagine Simeu evidenzia un drammatico numero di codici rosa per violenza sulle donne: circa 250.000 nel 2024, un dato stabile negli ultimi anni. Antonella Cocorocchio, responsabile nazionale Area Infermieristica, spiega: “Il dato indica la gravità costante degli episodi di violenza di genere. Le implicazioni di natura assistenziale che i codici rosa impongono, come la necessità di identificare rifugi per le vittime, spesso anche con bambini, superano le risorse disponibili e rappresentano un grande impegno per il personale dei Pronto Soccorso“.
Emergenza psichiatrica in crescita, anche per minori
Cresce la pressione sulle strutture per le emergenze psichiatriche, con circa 350.000 interventi stimati a livello nazionale, di cui il 10% riguarda minorenni. Fabio De Iaco, responsabile dell’Accademia dei direttori Simeu, dichiara: “Nel 54% delle strutture è presente una guardia psichiatrica attiva, nel 33% una reperibilità e nel 13% nessun intervento. Il dato evidenzia il crescente peso del disagio e della patologia psichiatrica rispetto alle risorse disponibili”.
I minori e il problema dei ricoveri
Il problema è particolarmente grave per gli adolescenti. Giovanni Noto dell’Ufficio di Presidenza Simeu sottolinea: “Solo il 39% delle strutture può ricoverare pazienti sotto i 18 anni con problemi comportamentali, mentre il 61% non dispone di alcuna possibilità di ricovero per minori. Dei restanti, l’11% ha un reparto di neuropsichiatria infantile, il 9% ricovera nelle strutture per adulti e il 19% nelle pediatrie”.
Mirko Di Capua, segretario nazionale Simeu, conclude: “Le difficoltà legate alla carenza di personale, al fenomeno del boarding e all’incremento degli accessi incidono non solo sulla qualità clinica, ma anche su quella sociale e assistenziale, con un impatto crescente sul disagio psichico e sulla violenza”.



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